Economia
Giovani e lavoro, al forum di CNPADC uno sguardo alla situazione del Paese
La decima edizione del forum di CNPADC ha affrontato il tema dei giovani, del lavoro e dell'Europa. Durigon: "Fiduciosi che ci sia cambiamento"
Giovani e lavoro: al Forum InPrevidenza 2019, promosso dalla Cassa dei Commercialisti, uno sguardo alla situazione attuale del Paese.
Si è tenuto a Roma, nella suggestiva cornice di Palazzo Venezia, l'appuntamento annuale organizzato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti (CNPADC), l'Ente di diritto privato che assicura le funzioni di previdenza e assistenza a favore dei commercialisti, presieduto da Walter Anedda.
Protagonisti dell'incontro giovani, l'impresa e l'Europa, temi che riflettono la precarietà in cui versa l'attuale situazione economica italiana. In particolare modo, il forum ha voluto creare un dibattito per comprendere come l'Italia possa rientrare tra i protagonisti di una nuova stagione per rilanciare i principi costituenti alla base dell'aggregazione europea e rivendicare un proprio ruolo nella partita che si sta giocando su scala mondiale, ponendo al centro del progetto i giovani, le imprese e le libere professioni.
Walter Anedda, Presidente della Camera dei Commercialisti e padrone di casa dell'evento, ha commentato ad Affaritaliani.it i motivi che lo hanno spinto ad eleggere tali temi: “Nel futuro più immediato, i tre vettori mediante cui si potrà sviluppare il Paese sono i giovani, il lavoro e l'Europa, profondamente interconnessi tra loro. Partendo dall'ultimo elemento, ci avviciniamo a una scadenza elettorale importante che, qualunque sia il risultato, porterà a un enorme cambiamento in termini di strategia del Paese. Gli altri due temi sono i più urgenti: alcune riforme attuate dal Governo, come la Quota 100, trascurano un dettaglio molto importante, ovvero la differenza tra i lavoratori di ieri e quelli di oggi. Sono cambiate le esigenze delle aziende e le competenze richieste. Per questo, non è così immediato che un lavoratore uscente dal mondo del lavoro sia facilmente sostituito da un giovane debuttante in tale mondo. Bisogna incrementare la formazione dei giovani e capire che essi sono l'unica l’unica risorsa che possiede questo Paese. Portare avanti politiche che non tengano in considerazione i giovani rischia di affossarci una volta per tutte”.
VIDEO: Anedda, CNPDAC: "I giovani sono l'unica risorsa che resta all'Italia"
Presente anche il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che ha lanciato un messaggio di speranza nei confronti di un imminente miglioramento delle condizioni della disoccupazione giovanile: “Penso che ci sia una buona possibilità affinché i giovani entrino al più presto e in maggior numero nel mondo del lavoro, con la possibilità di costruire il proprio percorso. Quota 100 cerca di agevolarli e di assecondare le loro esigenze, così come sanare la situazione dell'Italia, primo Paese in Europa per tasso di disoccupazione giovanile".
Durigon ha aggiunto: "È impossibile dichiarare oggi che non ci sarà un cambio generazionale. I primi dati sul cambio generazionale promosso da Quota 100 saranno disponibili in autunno, ed è previsto un turn over del 100%".
VIDEO: Durigon: "Quota 100 pensa ai giovani"
Giovani e lavoro: un binomio difficile
È un quadro drammatico quello che Alessio Rossi, Presidente Giovani Confindustria, attivo nella tutela e nell'incentivazione dei giovani imprenditori, ha illustrato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Abbiamo chiesto al Governo di fare qualcosa per i giovani, che sono stati dimenticati dall’ultima legge di bilancio. Chiediamo una misura immediata, shock, che preveda una decontribuzione totale per tre anni per le assunzioni dei giovani under 35. Chiediamo che questa misura diventi strutturale, per dare un impulso all’economia e per permettere all’Italia di sconfiggere il tasso di disoccupazione giovanile. È una misura di equità generazionale che serve a ridare speranza ai nostri giovani e al nostro Paese”.
Rossi ha aggiunto: "I giovani, in Italia, sono stati completamente dimenticati. Si parla tanto di sostenibilità ambientale, ma c'è l'assoluto bisogno che si parli anche di sostenibilità generazionale. I cervelli fuggiti all'estero sono più incentivati a rientrare in patria solo con la prospettiva di poter crescere. Ma poiché l’Italia è un Paese ostile ai giovani, questo non sarà possibile. Riavviciniamo i giovani alla politica, riportiamoli al voto: dalle Europee dipenderà il futuro delle nuove generazioni".
VIDEO: Rossi, Confindustria: "Chiediamo intervento immediato a tutela dei giovani"
Giovani e lavoro: parlano le aziende
Sebbene l'Italia sia il Paese con il più elevato tasso di disoccupazione giovanile, vi sono numerosi esempi virtuosi di aziende che sono alla continua ricerca di giovani talenti da inserire in organico. NTT Data, azienda leader nel settore della system integration, dei servizi professionali e della consulenza strategica, ne è un esempio.
Lo ha raccontato ad Affaritaliani.it Walter Ruffinoni, Amministratore Delegato di NTT Data Italia: “Più che agevolare i giovani, noi di NTT Data li cerchiamo in maniera disperata. Poiché il settore dell'Information Technology sta andando molto bene, stiamo assumendo tre ragazzi al giorno e abbiamo un disperato bisogno di diplomati e laureati in discipline scientifiche. Per quanto riguarda il tema dell'emigrazione di talenti, i cosiddetti cervelli in fuga, non credo negli incentivi fiscali atti a farli rientrare: per far sì che ciò avvenga, servono opportunità, posizioni stabili e stimoli intellettuali. Noi come NTT Data, nel nostro piccolo, abbiamo assunto ragazzi rientrati da Londra che sono stati attratti dalla nostra strategia, dal nostro progetto e dal disegno industriale che stiamo inseguendo”.
VIDEO: Ruffinoni, NTT: "Abbiamo disperatamente bisogno di giovani"
Anche Bain & Co Italia, nota società di consulenza strategica, tutela e promuove l'assunzione dei giovani. Ad Affaritaliani.it, Roberto Prioreschi, Managing Director di Bain & Co Italia, ha dichiarato: “La problematica giovani e lavoro è difficilmente risolvibile senza un programma strategico di lungo periodo, che ridarebbe fiducia a questo Paese e aumenterebbe il livello di competitività e produttività dello stesso, facendo leva sulla più grande risorsa che ha a disposizione: i giovani, che hanno la volontà di mettersi in gioco e di osare molto più della classe dirigente. Fare investimenti significa essere credibili agli occhi del mondo e per farlo dobbiamo semplificare nuove attività e accelerare opportunità di crescita per il Paese e per i giovani talenti. In questo, Bain & Co è attiva nella continua ricerca di giovani da formare e convertire in professionisti".
VIDEO: Prioreschi, Bain&Co: "Accelerare opportunità di crescita per i giovani e per il Paese"