Economia
Guerra, "D'Alema intermediario di armi con la Colombia". Accuse da "La Verità"
Le intercettazioni telefoniche dell'ex premier. Tentativo di fare da mediatore per la vendita di jet e sottomarini. "Poi informiamo noi il governo italiano"
D'Alema e l'affare saltato con la Colombia: navi e aerei da guerra
La guerra in Ucraina ha scatenato un vero e proprio mercato delle armi in tutto il mondo. Tra chi ha fiutato il business - si legge sulla Verità - ci sarebbe anche Massimo D'Alema. L'ex premier avrebbe infatti provato a fare da intermediario per una vendita al ministero della Difesa colombiano di 4 corvette Fcx30 e due sommergibili classe Trachinus, prodotti da Fincantieri, oltre ad alcuni aerei M346 di Leonardo. Un lavoro per cui lui e gli altri broker contavano di incassare 80 mln di euro. La trattativa sarebbe andata avanti per sei mesi, a partire dal settembre 2021, ma poi si sarebbe incagliata quando il sottosegretario Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, è venuto a sapere della vicenda.
"Quando di recente - spiega Mulè alla Verità - sono venuto a conoscenza della vicenda, tramite l'ambasciatrice colombiana Gloria Isabel Ramirez Rio, della non meglio precisato intervento di D'Alema come rappresentante, ho informato i vertici di Leonardo e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini". Il 10 febbraio, poi, - stando a quanto riporta la Verità - ci sarebbe stata l'interlocuzione tramite call con il capo del gruppo di lavoro colombiano. D'Alema avrebbe proprio fatto riferimento a Mulè. "Siccome sappiamo che il sottosegretario Mulè ha parlato con il viceministro della Difesa, noi chiediamo che ci sia un solo canale. La questione è delicata. Così non rischiamo di avere interferenze. Siamo convinti che alla fine riceveremo tutti noi 80 mln, quindi si può fare un investimento. Poi informiamo noi il governo italiano". La trattativa sarebbe saltata.
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