Economia
Intesa San Paolo, Messina: "Ridurre il debito, anche vendendo beni pubblici"
Il ceo di Intesa SanPaolo: "Occorre alzare i salari"
"La Manovra garantisce la stabilità ma vendere immobili pubblici"
E' "un dovere ridurre il debito pubblico anche con la valorizzazione e la parziale cessione dei 300 miliardi di euro di immobili pubblici. E non solo perché ce lo chiede l'Europa, ma per il bene dell'Italia". Lo afferma, in una intervista pubblicata oggi dalla Stampa, l'ad di Intesa San Paolo Carlo Messina. L'inflazione, secondo il manager, "sta scendendo, grazie alla politica monetaria e all'andamento dell'economia reale. Ma bisogna aiutare chi è in difficoltà. E aumentare gli stipendi". "Con un debito pubblico come il nostro - dice ancora - dobbiamo garantire stabilità e ottimizzare la spesa pubblica. Questa manovra garantisce stabilità al debito pubblico". Parlando delle mosse della Bce, Messina afferma: "Quello dei tassi negativi era un mondo sbagliato. È giusto, invece, che il costo del denaro oscilli tra il 2 e il 4%".
"Se l'Europa - afferma - vuole competere con la Cina e gli Usa deve avere un grande disegno. Per funzionare, però, l'Ue non può essere quella di oggi prigioniera dei diritti di veto. Serve un ministro dell'Economia europeo, un ministro della Difesa". In prospettiva "voglio immaginare una Ue che abbia costruito un percorso di unificazione simile a quello degli Usa". Nessuna preoccupazione, infine, per l'intelligenza artificiale: "Migliorerà il lavoro, garantendo l'occupazione. L'ho promesso a tutti i dipendenti. Ho spiegato che ci saranno nuovi mestieri, ma nessuno perderà il proprio posto".