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Economia
Ita Airways-Lufthansa: da Bruxelles richieste "estreme" per l'ok alla fusione

Accordo Ita Airways e Lufthansa: i compromessi strategici dell'Ue

La decisione di Ita Airways e Lufthansa di abbandonare alcuni mercati e di sostenere vettori concorrenti può sembrare sorprendente, e controintuitiva ai diretti interessati, ma è parte di un accordo negoziato con la Direzione generale per la Concorrenza dell'Unione Europea. Infatti tale compromesso è stato richiesto durante i negoziati tra il ministero dell'Economia italiano (ora unico azionista di Ita Airways) e Lufthansa per ottenere l'approvazione alla fusione tra le due compagnie aeree. Questo aspetto, che coinvolge la cessione degli slot e il sostegno finanziario e logistico ai concorrenti, è stato descritto come uno dei punti più problematici delle trattative da sei fonti anonime intervistate dal Corriere della Sera.

L'accordo, firmato a maggio 2023, prevede un graduale aumento della partecipazione di Lufthansa in Ita Airways fino al controllo totale. Tuttavia, la Commissione Europea ha richiesto ulteriori garanzie per evitare possibili effetti negativi sulla concorrenza. Nonostante Lufthansa abbia presentato proposte per affrontare tali preoccupazioni, l'Antitrust dell'UE le ha ritenute insufficienti, ritardando così la decisione finale.

Nell'ultimo incontro, avvenuto il 7 febbraio, le parti coinvolte hanno discusso delle preoccupazioni dell'Antitrust e dei possibili rimedi. Tuttavia, nonostante gli sforzi "Bruxelles continua a fare domande, Mef/Ita e Lufthansa rispondono, Bruxelles fa ulteriori domande sulle risposte date", racconta una fonte diplomatica italiana.

I sacrifici richiesti dall'Unione Europea sono molteplici e comprendono anche punti difficili da soddisfare e spiegare, secondo esperti consultati dal Corriere. Tra le richieste, vi è quella di coinvolgere anche una compagnia alleata di Lufthansa, come la United Airlines, affinché ceda parte del mercato sui voli tra Europa e Stati Uniti, considerati tra i più redditizi nel settore. Secondo chi lavora all'Antitrust Ue, il semplice rilascio dei diritti di decollo e atterraggio non è stato sufficiente a garantire una concorrenza efficace in Europa fino ad ora. Un esempio significativo è stato il caso del 2012, quando sono stati assegnati slot a easyJet per competere con Alitalia su rotte cruciali come Milano-Roma. In quel caso easyJet ha interrotto i voli dopo nemmeno tre anni per concentrarsi su rotte verso altre destinazioni europee. 

Le richieste dell'Antitrust Ue vanno oltre la semplice cessione degli slot aeroportuali e "sia Ita, sia Lufthansa su questo non intendono fare troppa resistenza avendo assieme il 67% di quota". Si tratta anche di lasciare alcune rotte internazionali e intercontinentali o ridurne la presenza per favorire la concorrenza. Il pacchetto di rimedi prospettato include anche l'obbligo di stipulare accordi di codeshare con le compagnie che subentrano, nonché di fornire servizi di handling e garantire l'accesso ai programmi fedeltà e alle lounge aeroportuali ai clienti del vettore rivale.

LEGGI ANCHE: Ita-Lufthansa, la storia infinita: accordo al via dal 2025

Tuttavia, ci sono sospetti riguardo alle reali intenzioni dell'Antitrust Ue. Alcuni ritengono che l'Unione Europea non abbia intenzione di bloccare la fusione, ma stia cercando di ottenere significativi sacrifici da parte di Lufthansa e Ita Airways, con la speranza che l'accordo possa essere ritirato in caso di rifiuto. Un altro punto delicato riguarda la divisione di manutenzione di Lufthansa, Technik, che l'Antitrust Ue auspica venga ceduta come condizione per approvare la fusione. Technik ha registrato profitti consistenti negli ultimi anni e la sua cessione potrebbe rappresentare un punto critico per il gruppo tedesco, specialmente considerando le prospettive di crescita nel settore della manutenzione nei prossimi anni.






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