Italo, Governo a gamba tesa. Spinge per la quotazione
I soci di Italo-Ntv in Cda decidono il da farsi
Dopo aver superato momenti di grande difficoltà, Italo-Ntv è diventata un gioiello dell'industria nazionale, in grado di attirare le attenzioni di importanti investitori stranieri. Un traguardo sicuramente importante e significativo, ma non quanto lo sarebbe il mantenimento dell'autonomia e la crescita attraverso lo sbarco a Piazza Affari. A sostegno della scelta di proseguire la strada verso la quotazione in Borsa di Italo sono scesi in campo due ministri di peso del Governo, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda. I due ministri si sono fatti sentire a poche ore dalla riunione del cda di Italo, rimasto aperto da ieri, che dovra' valutare l'offerta vincolante da 1,9 mld presentata dal fondo di investimento americano Gip.
"Molto positivo che vi sia un grande interesse da parte di potenziali investitori su Ntv", hanno affermato i ministri in una nota. Il merito dei risultati raggiunti da Italo "va alla capacità degli imprenditori, del management e delle istituzioni finanziarie, a partire da Banca Intesa, che hanno costruito una grande azienda di servizi con investimenti molto significativi e che hanno saputo con coraggio superare anche momenti di difficoltà. Questa operazione dimostra tra l'altro il potenziale della concorrenza nella creazione di posti di lavoro e nel miglioramento dei servizi ai clienti".
Ma per continuare a crescere, secondo i due esponenti dell'esecutivo, "la quotazione in Borsa della società rappresenterebbe il perfetto coronamento di una storia di successo". Una moral suasion chiara, anche se piuttosto inusuale, da parte dei due ministri, anche se la via della Borsa consentirebbe effettivamente di valorizzre nel medio lungo periodo la società e di beneficiare di ulteriori upgrade sul restante 60% che resterà in mano ai principali azionisti che sono Intesa Sanpaolo (socia al 19,2%), Diego Della Valle (17,4%), Assicurazioni Generali (14,6%), il fondo di private equity Peninsula Capital (12,8%), Luca Cordero di Montezemolo (12,4%), Gianni Punzo (8%), Isabella Seragnoli (5,8%), Flavio Cattaneo (5%) e Alberto Bombassei (4,8%).
L'offerta avanzata dal fondo Gip per l'acquisizione di Italo scade oggi, alle 17 quando il Cda è tornato a vedersi. E' in corso infatti la riunione che analizzerà le valutazioni che l'advisor Rothschild e i joint global coordinators hanno presentato sugli elementi necessari all'indicazione della forchetta di prezzo con cui Italo andrebbe a quotarsi, valore che potrebbe rappresentare una discriminante importante nella scelta della strada da seguire. Gli americani hanno messo sul tavolo una maxi-offerta da 1,9 miliardi di euro più i debiti (circa 450 milioni) per il 100% della società.