Economia

Kkr, trimestrali da urlo: utile a 1,2 miliardi di dollari. Boom di commissioni della gestione degli asset

di Maddalena Camera

Conti brillanti per il fondo d'investimento newyorkese

Kkr, trimestrali alle stelle. Utili a quota 1,2 miliardi di dollari

Solo in Italia in pochi mesi ha già speso 18 miliardi di euro per l'acquisto della rete Tim e circa 3 per una quota del 25% di Enilive. Uno shopping non da poco, quasi come la manovra del governo italiano, per il fondo Kkr & Co fondato dagli ex-dirigenti di Bear Stearns Jerome Kohlberg, Henry Kravis e George Roberts.

La società, negli stessi tre mesi (terzo trimestre fiscale 2024), ha registrato un aumento del 58% dell'utile netto, trainato dai proventi record legati alle commissioni, nonché dai guadagni derivanti dall'attività assicurativa. L'utile della società che ha sede a New York è salito a 1,2 miliardi di dollari: 1,38 dollari per azione, superiore alla stima degli analisti che era ferma a 1,21 dollari per azione. Kkr ha raggiunto i suoi guadagni più alti di sempre in termini di commissioni, pari a 1 miliardo di dollari, con un aumento del 79% rispetto all'anno precedente.

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La crescita è stata trainata dalle commissioni della gestione degli asset, 624 miliardi di dollari totali, con un aumento del 18% rispetto all'anno precedente, insieme alle commissioni di transazione derivanti dalla sua attività sui mercati dei capitali.

L' utile operativo totale è stato da record pari a 1,3 miliardi di dollari +71% su base annua. Questo include i guadagni legati alle commissioni derivanti dall'attività di gestione patrimoniale, i rendimenti delle partecipazioni di private equity a lungo termine e i profitti della divisione assicurativa Global Atlantic. I cosiddetti "asset under management" ossia amministrati dall'azienda sono aumentati del 19% a 506 miliardi di dollari.

Kkr ha inoltre raccolto 24 miliardi di dollari di nuovo capitale durante il trimestre, rispetto ai 14 miliardi di dollari dello stesso trimestre dell'anno scorso. Il portafoglio di private equity si è apprezzato del 5% nel trimestre, i fondi infrastrutturali hanno guadagnato il 6% e i fondi immobiliari opportunistici sono saliti del 2%.

Tra gli accordi fuori dall'Italia anche l'acquisizione di Varsity Brand, produttore di divise sportive e annuari scolastici, per circa 4,75 miliardi di dollari. Kkr ha investito per la prima volta nel nostro Paese nel 2005 con Selenia, un’azienda di oli lubrificanti comprata per 835 milioni di euro e venduta due anni dopo a Petronas per un miliardo. Tra gli acquisti Sistemia (gestione crediti), Argenta (distributori automatici), Inaer (elicotteri), Sirti (reti di telecomunicazione), Fibercop (rete Tim), Industria chimica emiliana (principi attivi farmaceutici), Cmc (packaging), Fedrigoni (carta).                                     

E anche operazioni decisamente fallimentari come l'acquisizione di Marelli. Tra i principali dirigenti in Italia c’è Mattia Caprioli, entrato nel fondo nel 2001 partner e Co-Head of European Private Equity, Alberto Signori, partner del team Infrastrutture, Diego Piacentini, advisor dal 2019, che si occupa degli investimenti in tecnologie e ha lavorato a livello dirigenziale per sedici anni ad Amazon e per dodici in Apple.

A febbraio Kkr ha nominato un italiano, Antonio Cammisecra, ex-responsabile delle reti di Enel, come ad di ContourGlobal, azienda britannica di energie rinnovabili rilevata nel 2022 per 2 miliardi di euro. Le azioni della società quotata a Wall Street sono cresciute del 16,91% negli ultimi 3 mesi e del 167,46% in un anno.