Economia

Enasarco, il cda si spacca: alzare le pensioni vuol dire rischiare il tracollo

di Arturo Stella

La grande cassa previdenziale privata in consiglio di amministrazione deve decidere sul tema spinoso della perequazione delle pensioni. L'analisi

Nel frattempo, com’era ovvio che accadesse, tra i consiglieri si è iniziato a registrare un certo gioco di posizioni, che è andato oltre la convergenza sul voto unanime delle prime votazioni.  Un consigliere di provenienza Confapi, Leonardo Catarci, si è spostato verso la maggioranza: auspicabilmente, nell’intento di allargarla; ma non manca chi osserva che alargare una maggiornza non deve comportare diluirne la coerenza strategica e programmatica.

Un altro consigliere, Luca Matrigiani, eletto in quota Ugl, è anche consigliere indipendente di Next Re (com’è stata ribattezzata la ex NovaRe di Valter Mainetti, ceduta a un investitore straniero, che ha un partner essenziale in Dea Capital, a sua volta gestore immobiliare importante di Enasarco): dunque la vicinanza di Next Re a Dea Capital e di questa a Enasarco è oggettiva, il che solleva un punto interrogativo sull’indipendenza del consigliere. Nel frattempo, in un’ormai lunga serie di occasioni e anche di incontri pubblici, Confesercenti e Usarci – ex avversari elettorali - hanno gestito insieme incontri e dibattiti sui temi della previdenza complementare degli agenti.

Insomma, dentro un unanimismo sospetto dopo una campagna elettorale feroce e una furiosa battaglia legale sull’esito del voto è facile vedere il tentativo di rimescolare le carte. Cosa accadrà sul tema spinoso della percentuale di retrocessione? Vincerà una nuova maggioranza populista o si confermerà la linea seria di quella espressa dalle urne elettorali?

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