Economia
L'industria elettronica ed elettrotecnica rischia lo stop: l'allarme di Anie
Le richieste al governo: price cap europeo, decoupling e sospensione temporanea delle tasse europee per la decarbonizzazione
Energia, Anie: "Produzione a rischio per elettronica ed elettrotecnica"
È allarme produzione per l’industria nazionale Elettrotecnica ed Elettronica per il rallentamento che potrebbe seguire nei prossimi mesi l’impennata del prezzo del gas ed energia. Federazione Anie, l'associazione di settore, teme un impatto negativo sulla seconda manifattura d’Europa, che in Italia pesa per 76 miliardi di fatturato e 500 mila addetti. Il Presidente Filippo Girardi chiede in una nota un intervento deciso del Governo per ottenere un tetto europeo al prezzo del gas, il disaccoppiamento del costo del gas da quello dell’energia, che solo per il 40% è prodotta con il gas, e infine la sospensione temporanea delle tasse europee per la decarbonizzazione.
"Il prossimo 9 settembre – dichiara Girardi – alla riunione straordinaria del Consiglio dei ministri europei dell'Energia, si discuterà del price cap, e della possibilità di slegare il prezzo dell'elettricità dalle fonti più costose. È fondamentale che la disponibilità di alcuni Paesi, e oggi anche della Germania, si traduca urgentemente in realtà. Anche il nostro governo deve fare la sua parte con autorevolezza. Occorre arrivare in tempi brevi alla definizione di una nuova strategia energetica a livello europeo".
"L’accelerazione sulle energie rinnovabili – aggiunge Girardi – deve divenire prioritaria: ogni chilowattora di elettricità che l’Italia genera da energia solare, eolica, idroelettrica, da biomasse dal geotermico o dall'idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo. Occorre quindi operare attentamente e urgentemente per semplificare le annose procedure autorizzative e incentivare autoconsumo e comunità energetiche e dare corso agli investimenti messi in campo da Bruxelles con l’iniziativa RePowerEU".