Economia

La crescita italiana arranca, Pil giù dello 0,3%: ecco perché

di Paolo Pizzoli

Il Pil italiano è stato più debole del previsto nel secondo trimestre. Il commento di Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING

Cala il Pil nel secondo trimestre, allarme per la domanda interna: il commento 

La sorprendente contrazione del PIL nel secondo trimestre è stata trainata dalla domanda interna. Come suggeriscono i dati sull'inflazione di luglio, il rallentamento potrebbe avere interessato anche la domanda di servizi. Sulla base della fiducia delle imprese e dei dati sul mercato del lavoro, riteniamo che nel terzo trimestre si dovrebbe evitare un'altra contrazione del PIL.

Dopo aver registrato una sorprendente espansione trimestrale dello 0,6% nel primo trimestre, il PIL italiano si è contratto dello 0,3% nel secondo, facendo peggio del previsto.

Il sintetico comunicato stampa dell'Istat indica che il calo trimestrale è stato trainato dalla domanda interna (al lordo delle scorte), mentre le esportazioni nette hanno avuto un impatto nullo sulla crescita. Dal punto di vista dell'offerta, l'Istat rileva che il valore aggiunto si è contratto sia nell'industria che nell'agricoltura e si è espanso marginalmente nei servizi.

LEGGI ANCHE: Pil, nel secondo trimestre l'Italia frena: -0,3%. Più 0,6% sull'anno