Economia

Lavoro/ Anche con la crisi c’è chi guadagna di più: sono i dirigenti che svolgono funzioni legate alla vendita

In crescita le retribuzioni dei Responsabili canali di vendita (+4%), con poco più di 68.500 euro annui la seconda figura meglio pagata tra i quadri, e il Responsabile linea di vendita (+1,7%), per il resto è riuscito a veder confermati i livelli retributivi medi solo il Responsabile vendite di canale, mentre hanno accusato cali tutte le altre figure, con il Responsabile laboratorio qualità prodotti (-4,6%), il Business unit manager (-6%) e lo Specialista di amministrazione (-6,6% ormai a poco più di 44.600 euro medi annui, la figura meno pagata tra i quadri) che hanno accusato l’arretramento più marcato, confermando ulteriormente la sensazione di un mercato del lavoro che premia ancora solamente chi ha a che fare con le vendite e non con la produzione. Tra gli impiegati crescono le differenze retributive tra le varie figure professionali: tra la più pagata, il Responsabile di stabilimento (circa 45.800 euro l’anno, in crescita dell’1,9% sul 2013) e la meno pagata, l’addetto di infermeria (poco più di 21.700 euro l’anno, in calo del 2%) il gap è ormai di oltre 24 mila euro annui, vale a dire che occorrono due addetti di infermeria per guadagnare a fine mese quasi quanto un responsabile di stabilimento.

Chi però ha visto il maggior incremento retributivo è stato il Responsabile business development (+9,3%), arrivato a oltre 43.100 euro anni e superando così sia il Capo area (+2,6% a poco meno di 42.200 euro) sia il Responsabile commerciale (-0,7% a meno di 41.900 euro). Molto bene anche l’Informatore scientifico del farmaco (+5,3%), mentre il Data entry (-2,2%) ha subito l’arretramento retributivo più marcato ed ormai guadagna meno di un Addetto di call center: in media 22.803 euro contro 22.825 euro. E gli operai? Le loro retribuzioni ormai sono in linea, se non inferiori, a quelle degli impiegati meno pagati, anche quando si tratti di posizioni di responsabilità che implicano la qualifica di “capo”, tuttavia quelle degli operai sono, insieme a quelle dei dirigenti, le figure professionali che hanno minori scarti l’una dall’altra in termini retributivi. Infatti il Capo turno, la meglio pagata (oltre 31.700 euro, in crescita del 4,8% nell’ultimo anno), presenta uno scarto minimo sia col Capo squadra manutenzione (con oltre 31.300 euro, in crescita del 14%, la seconda mansione meglio pagata) sia coll’Addetto all’expediting (sopra i 30.600 euro, +13,6%) e col Capo squadra produzione (30.190 euro o poco più, +5,2%).

Ma anche rispetto alle professioni meno retribuite, quelle di Barista (20.500 euro) e Saldatore (19.700 euro) lo scarto non appare significativo, probabilmente perché a questi livelli è difficile pensare di comprimere ulteriormente il costo del lavoro. In compenso un Direttore Generale guadagna ormai quasi 7 volte quello che guadagna un saldatore alle sue dipendenze, e stiamo parlando di livelli medi, dunque è più che probabile che le differenze tra singoli casi concreti possano essere ancora superiori. Qualcuno potrebbe probabilmente chiamarle “conseguenze non volute” della crisi: di certo non sono state volute da chi ha preferito o dovuto adattarsi a mansioni meno qualificate.

Luca Spoldi