Economia

Lavoro, l'Inps: +432mila posti a novembre, cresce il tempo indeterminato

di Redazione Economia

Aumentano anche gli apprendistati, in calo le altre tipologie contrattuali

Lavoro: Inps, +432 mila posizioni novembre, sale indeterminato

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sino a novembre del 2022 sono state 7.562.000, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo rende noto l'Inps precisando che le cessazioni sono state 6.824.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19%) per tutte le tipologie contrattuali. Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, risulta a novembre pari a 432.000 posizioni di lavoro.
    
Il contributo a tale crescita è positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+336.000), i contratti a tempo determinato (+39.000), i contratti intermittenti (+38.000), i contratti di apprendistato (+18.000), i contratti stagionali (+2.000); negativo invece il contributo dei contratti somministrati (-1.000). Rispetto ad ottobre segnano un incremento del saldo i contratti a tempo indeterminato e gli apprendisti, in flessione tutti gli altri.

L'Inps fa notare che guardando alle assunzioni, le 1.302.000 con contratti a tempo indeterminato hanno registrato la crescita più accentuata (+21%); significativo risulta anche l’aumento delle diverse tipologie di contratti a termine, con 660.000 assunzioni per gli intermittenti (+18%), 331.000 per l’apprendistato (+13%), 3.320.000 per il tempo determinato (+12%), 945.000 per gli stagionali (+11%) e 1.003.000 per i somministrati (+6%). Tra le cessazioni, si sono avute 582.000 di contratti intermittenti (+33%), 2.478.000 di contratti a tempo determinato (+21%), 951.000 di contratti stagionali (+19%), 204.000 di contratti in apprendistato (+17%), 1.676.000 di contratti a tempo indeterminato e 934.000 di contratti in somministrazione (per entrambi +15%).
    
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi undici mesi del 2022 sono risultate 687.000, evidenziando un fortissimo incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+52%). Nello stesso periodo le conferme (106.000) di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo segnano un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Nel corso dei primi undici mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2021, le assunzioni in somministrazione sono aumentate per entrambe le tipologie contrattuali, in particolare sono state registrate 46.000 assunzioni a tempo indeterminato (+65%) e 958.000 a termine (+4%). Anche per le cessazioni si rileva un aumento per le due tipologie contrattuali, con andamento analogo alle assunzioni. Il saldo annualizzato risulta positivo per i contratti in somministrazione a tempo indeterminato (+24.000) e negativo per i contratti.
    
Infine, la consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale si attesta intorno alle 13.000 unità, in diminuzione del 6% rispetto allo stesso mese del 2021; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione risulta pari a 239 euro. I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, a novembre risultano circa 12.000, in diminuzione del 8% rispetto a novembre 2021, mentre l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione risulta pari a 172 euro, in somministrazione a tempo indeterminato (-25.000).