Economia

Guerra Ucraina, gli spiragli di pace spingono i listini Ue: Milano +3,34%

Attesa per la Fed e per il pagamento di 117 milioni di dollari su due obbligazioni russe denominate in valuta Usa, che potrebbe determinare il default di Mosca

Guerra Russia Ucraina,  il cessate il fuoco e la neutralità di Kiev, hanno sostenuto i listini azionari europei

Gli spiragli di pace tra Russia e Ucraina, mentre le delegazioni dei due paesi avrebbero fatto progressi su un piano da 15 punti che prevede tra le altre cose il cessate il fuoco e la neutralita' di Kiev, hanno sostenuto i listini azionari europei.

In una giornata caratterizzata dall'attesa per la decisione della Federal Reserve, che dovrebbe avviare la stretta di politica monetaria alzando i tassi di interesse di 25 punti base, i listini hanno cavalcato fin dal mattino anche la seduta brillante delle Borse asiatiche e in particolare del settore tech, sostenuto dai passi avanti nel dialogo tra Pechino e Washington sulle regole per le societa' cinesi quotate negli Usa.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha cosi' terminato la giornata in progresso del 3,34%. Nel resto d'Europa giornata brillante anche per Francoforte (+3,76%), Parigi (+3,68%) e Amsterdam (+4,01%), mentre Londra si e' fermata a +1,74%.

Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, gli acquisti hanno premiato in primo luogo le banche, con Banco Bpm a +8,73% e Intesa Sanpaolo a +6,97%. Bene anche StMicroelectronics (+7,5%), mentre ha perso terreno in controtendenza Leonardo (-4,86%).

Le vendite hanno colpito i titoli del gruppo della difesa sia per realizzare parte dei guadagni messi a segno nel recente rally sia per cautela alla luce dell'incidente che ha coinvolto un aereo addestratore M-346 in provincia di Como. Nel resto del listino a picco i titoli MediaForEurope di categoria A (-11,01%) dopo l'annuncio dell'opa sulla controllata Mediaset Espana.

Riguardo le blue chip milanesi, il petrolio sotto i 100 dollari al barile contribuisce a far sgonfiare i titoli dell'energia dopo il rally delle ultime settimane: Tenaris ha lasciato sul terreno l'1,48% ed Eni l'1,19%. Deboli anche le utility, con Terna a -2,67%. Nel resto del listino Safilo (+14,13%) ha festeggiato il ritorno all'utile nel 2021 e le prospettive incoraggianti per il 2022.

Sul mercato dei cambi, l'euro riconquista quota 1,10 dollari in attesa della Fed. La moneta unica vale 1,1005 dollari da 1,0961 ieri in chiusura e 130,40 yen (da 129,55), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 118,49 (118,23). Rublo in recupero a 98,5 per un dollaro da 106. Contrastato infine il prezzo del petrolio, che si mantiene comunque sotto i 100 dollari al barile. Il future aprile sul Wti sale dello 0,58% a 97 dollari al barile, mentre la consegna maggio sul Brent cede lo 0,53% a 99,38 dollari.

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