Economia

Levorato: “Le coop sono finite. E anche a sinistra comanda solo la finanza”

di Antonio Amorosi

I nuovi Belzebù e il potere invisibile che paralizza l’Italia. L’ultima guerra a sinistra prima della fine. L’intervista esclusiva a Claudio Levorato

Siete quasi praticamente usciti da quella stagione...

“Io personalmente, la mia azienda e i nostri manager siamo usciti puliti da tutte le indagini. Poi anni fa abbiamo lanciato un bond per molti milioni di euro. Nel 2018 siamo anche usciti da Legacoop e abbiamo cambiato nome in Rekeep. Noi, in quella stagione, abbiamo perso 2,5 miliardi di appalti. Non so se rendo l’idea di quanto ci sia costato il tutto. La sentenza di morte c’è l’hanno data tanti ma siamo sopravvissuti a tutto”.

Lei parla di persecuzione e tartassamento di chiunque produca qualcosa in Italia. Ma dire questo non era di destra?

“(ride) E’ la nemesi della sinistra, purtroppo. Se vuoi essere di sinistra in modo da difendere gli interessi della gente che lavora, compresi anche gli imprenditori e i lavoratori alle dipendenze, sono questi i problemi. Per la sinistra è la sua nemesi”.

Non erano i contesti economici, politici di destra ad essere senza scrupoli. Lei mi sembra dia un‘altra descrizione del potere in Italia. A sinistra c’è gente senza scrupoli...

“Anche loro sono senza scrupoli, con una finezza e pervasività che neanche si percepisce lontanamente”.

Eravamo abituati a guardare alla sinistra come a quel potere che faceva economia con il mutualismo, dove ci si metteva insieme per gli ultimi, i deboli...

“Il potere scolora… le bandiere. Toglie alle bandiere tutti i colori. In democrazia al potere ci si affeziona (ride)... ed ha bisogno di, uso un termine improprio, ‘comprare’ il consenso, quindi il potere si autoconserva non facendo niente, non facendo alcuna riforma. La mia più cocente delusione è questa, averci creduto, pensare che si potessero fare. La sinistra era storicamente fatta dai partiti delle riforme. E’ la storia d’Italia. Togliatti tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60 del secolo scorso parlava di riforme di struttura. Dove c...o sono le riforme di struttura? Quando si sono mai viste? Ancora le sto aspettando”.