Economia

Licenziamenti, i sindacati si spaccano. Cisl: "Pronti a trattare con Draghi"

Luigi Sbarra si smarca dalla Cgil di Landini: "Serve una soluzione concordata, non è il momento degli scioperi generali"

 

Licenziamenti, i sindacati si spaccano. Cisl: "Pronti a trattare con Draghi"

Il governo Draghi cerca di trovare una soluzione sul blocco dei licenziamenti, ma la questione si complica ogni giorno di più. Perchè adesso anche i sindacati si sono divisi, il neo segretario della Cisl Luigi Sbarra, si smarca dalla Cgil di Maurizio Landini, che minaccia lo sciopero generale. "Il governo - spiega Sbarra al Giornale - deve riaprire il confronto. Lo abbiamo detto con chiarezza al premier Draghi. Occorre buon senso e responsabilità da parte di tutti. Bisogna prolungare il blocco almeno fino alla fine di ottobre in modo da evitare una valanga di licenziamenti che anche la Banca d’Italia ha quantificato in più di 500mila lavoratori. Bisogna avere più rispetto dei lavoratori. Il Paese si cura con lavoro e investimenti, non con i licenziamenti".

"È evidente - prosegue Sbarra al Giornale - che ci sono settori del manifatturiero dove si rischia un numero elevato di licenziamenti: non solo il tessile ed il calzaturiero ma anche il settore degli elettrodomestici, dell’automotive, fino ad una parte della chimica. Sediamoci intorno ad un tavolo e troveremo le soluzioni più adeguate per realizzare l’obiettivo di zero esuberi e zero licenziamenti. Il sindacato è già mobilitato sia a livello nazionale che di categoria sui temi del lavoro, della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Credo che questa debba essere la stagione del dialogo e del confronto perché il Paese è da ricostruire e far ripartire insieme. Questo non è il momento di conflitti ideologici o di rotture sociali ma di soluzioni concertate, di unità, di vera responsabilità".