Economia
Made in Italy, dall'alimentare alla tecnologia: Deloitte premia 74 eccellenze
Le imprese targate Bmc si sono distinte per strategia, competenze, innovazione, cultura e sostenibilità: parole chiave fondamentali per il futuro
Per migliorare la produttività le bmc investono soprattutto in innovazione (92%), tecnologia (86%) e nel miglioramento della struttura organizzativa (83%). L’attenzione delle aziende si conferma elevata nel puntare sulle risorse umane, sia per far confluire diverse competenze nei processi decisionali (circa 60%) sia per essere in grado di attrarre e assumere i migliori candidati (circa 57%). La maggioranza delle bmc (85%) dichiara che lo sviluppo dei dipendenti è una priorità strategica, attuata attraverso una molteplicità di iniziative quali in particolare i training per aree funzionali (93%), i sistemi di compensazione e rewarding (64%).
I principali meccanismi di governance utilizzati dalle aziende sono il sistema di controllo interno (78%), il risk management (72%) e i meeting periodici formali (71%). La best practice per la gestione del rischio d’impresa è avere un bilancio solido (97%), mentre l’approccio adottato è di moderata propensione al rischio.
Le bmc si dimostrano essere aziende che hanno sposato la sostenibilità sia come strategia che come valore aziendale: oltre l’85% delle aziende vincitrici ritiene la csr importante e oltre 1 su 2 fondamentale). In media, le best managed companies generano all’estero quasi la metà del proprio fatturato (44%). L’espansione delle vendite all’estero è il principale fattore di crescita su cui il 76% delle bmc dichiara di puntare, seguito dalla ricerca di fornitori (56%). Alcuni interventi del Ngeu porteranno benefici alle aziende in termini di crescita e resilienza, favorendo il posizionamento competitivo delle aziende italiane, incluse le bmc, anche sui mercati internazionali e tutelando le eccellenze del nostro Paese, incluso il made in Italy.