Economia

Manovra 2021: sgravi, aiuti, bonus e nuove lauree. Ecco cosa cambia

Un breve focus sulla manovra 2021 in vigore fino al 2023: sgravi per chi assume, aiuti a fondo perduto, bonus e nuove lauree abilitanti senza esame di Stato.

La manovra 2021 si articola in diversi punti importanti: sgravi per chi assume, aiuti a fondo perduto e nuove lauree. Vediamo nel dettaglio cosa e come cambia. 

Manovra 2021: Contributi zero per gli under 25, agevolazione per tre anni

La ricetta sul mercato del lavoro che vale fino al 2023, contenuta nelle legge di Bilancio è questa: attuare delle decontribuzioni per creare nuovi posti di lavoro under 35 in tutto il paese e anche per gli over 35 al Sud d'Italia. Come si apprende dal Corriere della Sera i contributi vengono azzerati per i neoassunti fino a 35 anni e viene attuato un taglio del 30% dei contributi a carico delle imprese (già in vigore da ottobre, ma adesso esteso a 3 anni) per tutti i dipendenti la cui sede di lavoro si trova in una regione del Sud. L’azzeramento per dei contributi, spiega palazzo Chigi, è finalizzato proprio a favorire l’occupazione giovanile. «Il taglio del 30% dei contributi al Sud — spiega il ministro Giuseppe Provenzano — è concepito in una fase in cui occorre evitare il collasso occupazionale».

Manovra 2021: stop alle cartelle con proroga fino a fine anno 

Da quello che si apprende dal Corriere della Sera: lo stop all’invio delle cartelle fiscali, introdotto a marzo e scaduto venerdì scorso, viene prorogato fino alla fine dell’anno. Ad essere congelata non è solo l’attività di notifica, che finora ha fermato 9 milioni di provvedimenti. Ma anche il pagamento delle cartelle già ricevute e tutti gli altri atti dell’Agenzia della riscossione, come le ingiunzioni e i pignoramenti. Sempre al 31 dicembre viene prorogato il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, è inoltre introdotto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

Manovra 2021: assegno unico ai figli 

Per il taglio dell’Irpef, fa sapere il Corriere della Sera, che sarebbe dovuto partire nel 2021 ma è stato rinviato all’anno successivo, ci sono per ora 2,5 miliardi di euro. Pochini, visto che si era parlato di una dote di almeno 10 miliardi di euro. Per l’intera riforma fiscale a regime, a partire dal 2022, vengono previsti in tutto 8 miliardi di euro. Ma quasi 6 sono già destinati all’assegno unico per i figli, che nel 2021 ne avrà invece 3. Solo il resto potrà dunque essere destinato al taglio dell’Irpef. Si tratta tuttavia di una dote che può crescere, alimentata dal nuovo fondo per la fedeltà fiscale, che raccoglierà i frutti della lotta all’evasione fiscale. E da altri interventi, come la revisione delle agevolazioni fiscali e dei sussidi dannosi, spesso annunciati ma poi rinviati.

Manovra 2021: contributi a fondo perduto per le piccole e medie imprese

I 4 miliardi per l’emergenza Covid saranno destinati a una nuova edizione del contributo a fondo perduto per commercianti e piccole imprese in difficoltà, seconod quanto riportato dal Corriere. Un’altra ipotesi è quella del credito d’imposta, cioè dello sconto sulle tasse future, ma vista la situazione critica di diverse attività sembra uno strumento poco efficace. I settori che avranno diritto al contributo saranno individuati nelle prossime settimane, in base alle chiusure e alle misure restrittive che potrebbero essere decise nei prossimi giorni. Nella prima edizione il contributo a fondo perduto era riservato alle attività con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. E che ad aprile avevano perso almeno un terzo del loro giro d’affari rispetto allo stesso mese nel 2019. 

Manovra 2021: lauree abilitanti per dentisti, farmacisti, veterinari e psicologi 

Come si apprende dal Corriere della Sera arriva una «radicale semplificazione» dell’accesso alle professioni regolamentate: basterà la laurea magistrale per l’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo. Un disegno di legge prevede che il tirocinio sia svolto all’interno dei corsi di laurea e che, di conseguenza, l’esame conclusivo divenga anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione. Semplificazione anche per le qualifiche di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato. «Una riforma per rendere più agevole il lavoro e l’accesso alle professioni da parte dei giovani», ha sottolineato il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.