Economia

Manovra, bonus e sgravi per le famiglie. Ecco come risparmiare

Luca Spoldi

Nel documento inviato ieri sera alla Commissione Ue sono sostanzialmente confermati i bonus già in vigore, anche se...

La necessità di trovare coperture per flat tax, quota 100 e reddito di cittadinanza porta il governo a rivedere alcune misure del Def, compresi gli eco-bonus. Nella bozza di legge di bilancio inviata dal governo Conte alla Commissione Ue ieri poco prima di mezzanotte (termine ultimo per l'invio), balzano infatti all'occhio le modifiche che saranno introdotte alle misure agevolative per la casa introdotte nell'ordinamento italiano sin dal 2007.

In questo decennio il "bonus" fiscale, ossia l'aliquota di deduzioni fiscali associate alle diverse tipologie di costi sostenuti per la casa, ha registrato un andamento a fisarmonica, salendo o scendendo: la bozza di legge di bilancio 2019 in particolare ribadisce l'estensione fino a fine dicembre 2018 (come già previsto dalla legge di bilancio corrente) della detrazione Irpef del 50% dei costi sostenuti per ristrutturare un palazzo.

La bozza non lo indica espressamente, ma il limite complessivo di 96 mila euro per unità immobiliare, per chi compie lavori di ristrutturazione, dovrebbe a sua volta essere stato confermato. Dal primo gennaio 2019 dunque (come previsto già ora) si conferma il ritorno della detrazione alla misura ordinaria del 36% (il limite attualmente fissato è di 48 mila euro e dovrebbe ugualmente essere confermato), con un rimborso della detrazione che tornerà ad essere spalmato su 10 rate annuali.

Ugualmente confermata la proroga al 31 dicembre 2018, già prevista nella legge di bilancio in vigore, della detrazione per le spese di efficienza energetica (rimborsate in 10 rate annuali), al 50% invece del 65% (come era fino al 2017) in caso di sostituzione di apparecchi, schermatura solare, aria condizionata invernale tramite caldaie a condensazione e biomassa, detrazione che sarà applicabile anche alle agenzie di housing sociale.

Nulla si dice nella bozza, invece, della possibilità attualmente prevista di far salire l'Ecobonus al 70% per quei lavori di riqualificazione che incidano sul 25% della superficie complessiva del condominio, ovvero al 75% se la riqualificazione energetica sarà finalizzata al miglioramento e al risparmio sulla spesa energetica sia estiva che invernale, come pure della detrazione all'85% delle spese per i lavori di risparmio energetico e contestuale riduzione del rischio sismico sostenute da edifici condominiali. Occorrerà dunque attendere il varo definitivo della legge di bilancio 2019 per capire il destino di tali "super agevolazioni".

In compenso viene nuovamente estesa a tutto l'anno prossimo la detrazione Irpef al 50% relativa alle spese sostenute per l'acquisto di mobili, arredi ed elettrodomestici di grandi dimensioni e di elevata classe energetica per edifici in fase di ristrutturazione. Il limite in questo caso era finora di 10 mila euro. Esteso di un altro anno anche il "bonus giardini", ossia la detrazione al 36% per le spese di sistemazione di giardini, terrazzi e balconi, anche condominiali. In questo caso il limite attualmente in vigore è di 5 mila euro massimi di detrazioni.

Quanto peserà nel complesso la conferma e l'estensione dell'eco-bonus previsto dalla bozza di legge di bilancio 2019? E' lo stesso documento inviato alla Commissione Ue a rivelarlo: per il 2019 non si prevede alcun impatto, mentre per il 2020 si stima un impatto negativo dello 0,02% del Pil e per l'anno successivo dello 0,05%. In soldoni, visto che si parte da un Pil reale di circa 1600 miliardi a fine 2017, stiamo parlando di misure che incideranno per circa 320-330 milioni nel 2020 e per oltre 800 milioni nel 2021, costando dunque in tutto poco meno di 1,2 miliardi.