Economia

Manovra, Giorgetti vuole diminuire le tasse a chi fa figli. L'intervento sulla natalità vale 5-6 mld

di Redazione Economia

Il ministro pensa a un cambiamento delle regole delle detrazioni fiscali, a prescindere dai redditi. La presentazione del Piano di bilancio slitta a dopo il 23 settembre

Manovra, Giorgetti cerca 5-6 mld per tagliare le tasse a chi fa figli

Il governo Meloni continua a lavorare alla manovra finanziaria, mancano ormai pochi giorni al termine previsto da Bruxelles per presentare il piano pluriennale sulla spesa pubblica, spostato dal 20 al 30 settembre. Una scadenza importante per l'esecutivo che studia tutte le possibili soluzioni per una legge di bilancio che si preannuncia parecchio consistente, si stima tra i 20 e i 25 miliardi. La sfida vera è trovare i circa 10 miliardi mancanti, per confermare e sostenere le misure che stanno più a cuore all’esecutivo e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è all’opera. L'ultima idea - riporta il Foglio - porta a una riduzione delle tasse per chi fa figli. Giorgetti studia un possibile intervento sulla natalità da 5-6 miliardi. Il ministro pensa a un cambiamento delle regole delle detrazioni fiscali, a prescindere dai redditi. Intanto ha avviato le consultazioni con gli alleati. In via XX Settembre è stata la volta di Forza Italia.

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Una delegazione ha incontrato il titolare dell’Economia. La delegazione era composta dai Capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, dal responsabile dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo e dal responsabile economia del movimento azzurro, Maurizio Casasco. Gli azzurri condividono e apprezzano l’impostazione delle prossima legge di bilancio - specifica poi una nota del partito - ma piazzano i loro paletti. "Il taglio del cuneo fiscale è indispensabile per favorire la crescita", ha ribadito in un’intervista il segretario Antonio Tajani, assente giustificato perché in missione nei Balcani. Forza Italia punta anche al calo dell’Irpef e all’altro mantra berlusconiano ossia l’aumento delle pensioni minime. La soglia dei 1000 euro al mese resta il traguardo a fine legislatura. Ma per ora, gli azzurri confidano nel mantenimento della soglia dell'anno scorso poco sotto i 700 euro.

La presentazione del Piano di bilancio slitta a dopo il 23 settembre

Il Ministero dell'economia e delle Finanze ha fatto sapere di aver preso atto delle decisioni del Parlamento sulla calendarizzazione del Piano strutturale di bilancio dunque trasmetterà alle Camere il Piano subito dopo l'aggiornamento dei dati Istat del prossimo 23 settembre, come da determinazioni delle capigruppo di Camera e Senato di oggi". Nella il Mef ha dichiarato di aver aggiornato la Commissione europea sulla nuova tempistica". Confermato invece l'esame del Piano al prossimo Cdm di martedì 17 settembre.

Prosegue intanto il dibattito intorno alle misure su cui il governo starebbe lavorando per la prossima Legge di Bilancio. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato in un'intervista a Radio 24 che un intervento sul rafforzamento dei fondi pensione "è assolutamente probabile che ci sia". "Non sarà stravolgente però credo sia importante coniugare questi due percorsi – ha precisato a proposito del pilastro pubblico e di quello complementare –. Non perché il primo pilastro possa essere sufficiente: con il sistema contributivo se si versa tanto, il rendimento sarà adeguato. Ma è un supporto ulteriore e anche un modo di essere previdenti, di guardare al futuro in un'ottica di risparmio".

Secondo quanto raccolto dal Foglio, invece, il ministro Giorgetti starebbe lavorando ad una misura per incentivare la natalità cambiando le regole delle detrazioni fiscali e dando la possibilità a chi ha più figli a carico di pagare meno tasse, anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli, che verrebbero quindi penalizzate. L'idea è quella di "un quoziente familiare per le detrazioni", riporta il Foglio. L'operazione costerebbe tra i 5 e i 6 miliardi di euro.

Una soluzione che vedrebbe d'accordo anche la stessa ministra del Lavoro Marina Calderone. "Il lavoro delle donne si basa sulla incentivazione alla genitorialità. Noi stiamo cercando di agire in questa direzione", ha dichiarato nel suo intervento al Labour 7 a Cagliari.