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Economia
Manovra, pensioni a 780 euro e reddito di cittadinanza "non per tutti"

"Martedì faremo le audizioni che si concluderanno con l'ufficio parlamentare di bilancio con il professor Giuseppe Pisauro (presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio) al quale servirà un po' più di tempo essendo la persona chiamata a validare il quadro complessivo. Poi mercoledì ci sarà la discussione in Commissione ed eventualmente anche giovedì mattina. Giovedì il provvedimento andrà in Aula per il via libera definitivo". Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera, spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it i tempi dell'approvazione da parte del Parlamento della Nota di aggiornamento del Def. "Forse il Senato si muoverà in parallelo, non essendo una legge non ci sono emendamenti. Ci sarà la solita risoluzione che verrà votata".

DEF, LE AUDIZIONI IN COMMISSIONE BILANCIO DI MONTECITORIO

bilancio martedi
 



Quanto alla manovra, "partirà dal Mef per poi arrivare in Commissione dove potrà essere modificata ma, in teoria, non nei saldi. Infatti si dice sempre che sono possibili cambiamenti a saldi invariati".

Borghi poi entra nel merito della prossima Legge di Bilancio. Il reddito di cittadinanza? "Bisognerà vedere bene come sarà e soprattutto la platea dei beneficiari. E' ovvio che non potranno essere tutte le 12 milioni di persone a reddito zero. Primo perché tra loro ci sono anche mogli o mariti di miliardari e poi perché servirebbero 100 miliardi di euro. Probabilmente servirà l'Isee e comunque ci saranno parametri da stabilire".

Sulle pensioni minime, 780 euro da gennaio? "Anche qui bisognerà vedere le caratteristiche delle singole persone. Faccio un esempio, se danno l'aumento a mia mamma la fanno contenta, ma non so se è bisognosa avendo un marito che ha una buona pensione. Ci saranno certamente dei paletti. Anche perché non si possono dare 780 euro di pensione a chi magari ha vinto la lotteria o ha da parte di due milioni di euro".

E per i lavoratori dipendenti? "La flat tax partirà dall'anno prossimo anche perché occorre tempo per riorganizzare il sistema fiscale. Dobbiamo però anche dire che i lavoratori dipendenti sono la categoria meno in emergenza, ma avranno anche loro una riduzione della pressione fiscale dal 2020". Come funzionerà il taglio delle tasse? Borghi anticipa che "ci sarà una solo aliquota o due se si vuole rispettare il contratto di governo, la più alta potrebbe essere sopra 70mila euro, comunque certamente più basse di quelle in vigore attualmente. Spariranno detrazioni e deduzioni e ci sarà una deduzione fissa per persona e le tasse verranno calcolate sul nucleo familiare. Faccio un esempio, se la famiglia è composta da quattro persone e la deduzione fissa è di 4mila euro, fino a 16mila euro non si pagherà nulla e per la parte eccedente a livello familiare si pagherà un'aliquota certamente inferiore rispetto a quella attuale".

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