Economia

Mes, Moscovici: "Favorevole all'Italia". C'era l'ok di Salvini a sua insaputa

Quello sul Meccanismo Europeo di Stabilità "è un testo accettato a giugno da parte del governo precedente, oggi ci sono persone che ne parlano in modo diverso, ma c'erano anche loro" quando è stato adottato. A Roma come ultimo viaggio del suo mandato da commissario uscente agli Affari Economici Pierre Moscovici, risponde agli attacchi fatti al documento da Matteo Salvini colpevole dunque, come sottolineato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di aver firmato a sua insaputa.  

Anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (che con Conte ha visto Moscovici affrontando il tema della riforma del Mes), stamattina al vertice di maggioranza ha ricordato come tocchi a lui difendere, senza rammarico, un accordo che tuttavia non è stato lui a sottoscrivere, come Salvini, che anche oggi parla di “tradimento" riferendosi agli atti del premier nel Consiglio europeo di giugno.

Moscovici ha definito il Mes "un trattato piuttosto tecnico, ma anche un compromesso favorevole all'Italia e come tale accettabile dall'Italia. Nessuno ha voluto mettere il Paese sotto tutela". "Sulla riforma abbiamo evitato una deriva dannosa che altri avrebbero voluto, un automatismo nella ristrutturazione del debito che sarebbe stata dannosa".

Quanto a quella che definisce la "svolta di Salvini", Moscovici ha ammesso che "non è un mistero che noi due non siamo sempre andati d'accordo, anzi, è il minimo che si possa dire”. Per il commissario agli Affari europei uscente, poi, la riforma del fondo europeo salva Stati "non è un problema, ma un progresso verso una Unione bancaria più efficace. Non solo non è un problema per l'Italia ma un asset per il Paese e il suo sistema bancario".