Economia
Mes, l'Ue vuole liquidare la quota da 125mln all'Italia. Un segnale di rottura
Il presidente del Fondo salva Stati Gramegna avanzerà questa proposta al prossimo Ecofin. Ma non è una buona notizia per il nostro Paese
Mes, l'Italia rischia l'isolamento in Europa. Ecco che cosa succederà al prossimo Ecofin di gennaio
Alla Commissione europea la decisione del Parlamento italiano di non ratificare il Mes non è affatto piaciuta. Addirittura già nella prossima riunione dell'Ecofin, il vertice tra tutti i ministri dell'Economia dell'Ue fissato per il 15 gennaio, potrebbe arrivare una clamorosa decisione. Il presidente del Mes Pierre Gramegna - si legge su openpolis - proporrà di liquidare la quota italiana di 125 milioni. Questa era l'ipotesi auspicata da Salvini, ma ci sarebbe un passaggio ulteriore che di fatto taglierebbe fuori l'Italia. Vale a dire istituire un nuovo Mes con la partecipazione solo dei Paesi che hanno ratificato la modifica. Questo per l'italia significherebbe essere definitivamente esclusa dala meccanismo salva stati, con conseguenze difficili da prevedere. Tutti gli stati dell’area euro, infatti, hanno sottoscritto una quota di capitale a favore del Mes. Ogni paese contribuisce al fondo in modo proporzionale alla popolazione e al prodotto interno lordo (Pil).
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Il capitale sottoscritto finora - spiega openpolis - è pari a 704,8 miliardi di euro, di cui 80,5 miliardi sono stati effettivamente versati nelle casse dell’organismo. I principali finanziatori sono Francia, Germania e Italia, rispettivamente con 189,45 milioni di euro, 142,27 milioni e 125,02 milioni di capitale sottoscritto. Contribuiscono complessivamente a finanziare il 64,5% del fondo. Sono quindi paesi che nelle votazioni hanno un peso decisionale maggiore, pari nell’ordine al 26,7%, al 20,1% e al 17,6% e possono porre il diritto di veto nelle decisioni più urgenti. Attualmente, sono cinque i programmi di finanziamento conclusi a cui ha preso parte il Mes: Irlanda (2010-2013), Grecia (2012-2018), Spagna (2012-2013), Cipro (2013-2016) e Portogallo (2011-2014).