Economia
Moda, l'Italia conquista il podio green: nella top 10 la maison Gucci e Ovs
Anche se in classifica generale i migliori performer restano Patagonia, The North Face e Levi's. I risultati emersi dal Circular Fashion Index 2022
Moda, l'Italia conquista il podio green con Ovs e Gucci
Gucci, Coach e Burberry sono i marchi di lusso più attenti alla circolarità, ma sul podio della classifica generale restano Patagonia, The North Face e Levi's. È quanto emerge dal Circular Fashion Index 2022, la classifica stilata dalla società di consulenza strategica Kearney, che valuta gli sforzi dei brand per estendere il ciclo di vita dei prodotti.
La classifica ha riguardato quest'anno 150 marchi globali che rappresentano 20 paesi e 6 segmenti: sport e outdoor, intimo e lingerie, lusso, lusso premium/abbordabile, mass market e fast fashion. Le performance di circolarità delle aziende sono state valutate su sette dimensioni, coprendo sia il mercato primario, ovvero la vendita di nuovi prodotti ai clienti (valutando la quota di tessuti riciclati, il peso della circolarità nella comunicazione del marchio, il livello di dettaglio delle istruzioni di lavaggio e la disponibilità di servizi di riparazione) che quello secondario (che include la vendita di seconda mano, i servizi di noleggio e la raccolta di indumenti usati). A ognuna delle dimensioni è stato attributo un punteggio per un valore complessivo da 1 a 10.
''Se guardiamo il risultato complessivo, il punteggio medio dell'industria della moda è raddoppiato in un anno, commenta Dario Minutella, Principal Kearney Italia". "Questo valore riflette da un lato un più marcato investimento dei brand nella circolarità, dall'altro la necessità, per raggiungere la sufficienza, di adottare una strategia che coinvolga sempre più l'intero ecosistema: dai consumatori, fornitori, regolatori fino al sistema finanziario", continua Minutella.
"Attenzione particolarmente valida per l'Italia che ha un tessuto industriale prevalentemente caratterizzato da piccole e medie realtà dove un'azione incisiva ed inclusiva del sistema moda può realmente far la differenza. Il risultato italiano, tuttavia, è allineato a quello dei principali Paesi analizzati nella classifica, con punte di eccellenza che si distinguono nelle prime dieci posizioni e che nel lusso guadagnano il primo posto a livello globale'', conclude Minutella.
Il risultato generale sull'impegno sostenibile è ancora in salita per l'industria della moda che fatica a raggiungere la sufficienza (3 punti su 10). Solo il 7% dei brand, infatti, impiega oggi regolarmente materiali riciclati a fronte di un 39% che non li utilizza e un 54% che li usa esclusivamente per dettagli o prodotti selezionati.
Anche la comunicazione sulla cura del prodotto o consigli ''etici'' di utilizzo resta di nicchia: solo il 46% dei brand fornisce approssimativamente questi dettagli alla propria clientela, mentre il 44% non lo fa affatto. Tuttavia, a distinguersi sono ancora una volta i brand europei: dei 150 marchi monitorati il 35% è made in Germania, Francia e Italia. L'Italia spicca nella Top 10 globale con due marchi di punta Gucci e Ovs e un parterre di 14 brand.
Resta fuori dalle prime posizioni la Francia che tuttavia raggiunge complessivamente, con i suoi 22 marchi, il punteggio più alto nel Cfx (3.65), seguita dall'Italia (2.95) e Germania (2.63), con Esprit al quarto posto, Adidas nel primo quartile e Hugo Boss nel secondo.
Gli Stati Uniti con un punteggio medio di 2.95 si allineano all'Italia grazie al posizionamento di Patagonia, Levi's e The North Face - i tre migliori performer del Cfx. Dei rimanenti 16 paesi la Svezia è quello che ha ottenuto il punteggio migliore (grazie a Lindex), seguita dal Canada (con Lululemon) e Regno Unito (con Burberry). Guardando alla Top 10 globale, Patagonia, Levi's e The North Face si confermano i migliori performer con una media superiore a 8 punti su 10 (rispettivamente di 8.50, 8.20 e 8.05).
Il miglioramento del punteggio di Patagonia riflette un nuovo programma di noleggio avviato di recente dal brand con la piattaforma Awayco e l'uso di una quota maggiore di tessuti riciclati. Progresso sostenuto anche in Levi's dalla nuova capsule collection esclusivamente a noleggio, fatta di denim up-cycled realizzata con jeans vintage con il marchio "Ganni". The North Face pur aumentando l'impiego di tessuti riciclati, a differenza di Patagonia e Levi's, non è ancora entrato nel business del noleggio, attualmente disponibile solo tramite siti web di terze parti. Nel lusso primo brand sostenibile a livello mondiale è la maison fiorentina Gucci.
Il marchio ha intensificato gli sforzi sostenibili con Gucci Equilibrium e la collezione Off the Grid, migliorando costantemente nella comunicazione e investendo in nuove iniziative di circolarità come Gucci-econyl Pre Consumer Fabric Take Back program e Gucci-up. Anche Ovs, che lo scorso anno si attestava al primo quartile della classifica, è salita ulteriormente in quinta posizione nel 2022. L'azienda ha infatti aumentato la sua quota di tessuti riciclati dal 65% della collezione 2020, con l'obiettivo di raggiungere il 90% entro il 2025.