Mondadori vende Tustyle e Confidenze
Mondadori, Cdr e fiduciari: «Rotto il rapporto fiduciario con l'azienda»
Mondadori avrebbe enduto i settimanali Tustyle e Confidenze a European Network del dal giovane imprenditore croato Andelko Aleksic La casa editrice di Segrate non conferma la notizia e spiega che ha avuto un’offerta vincolante per l’acquisto dei due magazine.
La vendita porterebbe al passaggio di tutto il personale che lavora nele due testate (una trentina di persone tra giornalisti, grafici, e segretariato).
Cdr, non cedere Tu Style e Confidenze - "Il Comitato di redazione e l'assemblea dei fiduciari della Mondadori scendono in campo contro l'ipotesi della cessione da parte della Mondadori dei periodici Tu Style e Confidenze. Gli organismi sindacali, che parlano di 'rottamazione', «esprimono – in una nota – la più profonda amarezza e dichiarano la loro totale opposizione di fronte a questa decisione e denunciano la rottura del rapporto fiduciario con l'azienda».
«Mentre realtà editoriali come Cairo Editore acquisiscono e risanano giornali, con importanti risultati sul mercato, la casa editrice della famiglia Berlusconi decide invece di cedere i propri a società che per dimensione ed esperienza non sono assolutamente comparabili», scrivono Cdr e fiduciari riferendosi a «European Network, un piccolo editore che ha al suo attivo tra l'altro testate specializzate come Astrella, Sirio e Eva Tremila».
«Tu Style e Confidenze sono due realtà ben vive sul mercato editoriale, le cui criticità, inevitabili in un quadro economico come quello attuale, avrebbero ampi margini di rilancio, se soltanto l'Editore non avesse totalmente abdicato alla sua missione imprenditoriale - concludono -. È un mistero, in effetti, come possa riuscire la piccola European Network laddove il primo editore italiano, con questa cessione, dimostra di avere fallito. È legittimo da parte dei giornalisti Mondadori, quindi, sospettare che non si tratti di una reale operazione d'impresa, ma di una pura e semplice 'rottamazione' delle testate e dei professionisti coinvolti (26 dei quali giornalisti), come già accaduto in passato».