Economia

Mps e Banco Bpm volano in Borsa: smentiti i rumor sulla fusione, ecco i motivi

In Piazza Meda verrà presentata una lista di rinnovo del cda che prevede la conferma di Giuseppe Castagna come ad e di Massimo Tononi come presidente

Mps e Banco Bpm volano in Borsa

Performance da urlo per Mps (+3,9%) e Banco Bpm (+4,5%) in Borsa. I motivi? Ce ne sono diversi, partiamo dall'istituto senese. La banca più antica del mondo ha chiuso un 2022 complesso che ha però avuto il "colpo di coda" forse salvifico con l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Un risultato importante, non scontato, che permette a Mps di guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più. Completate le procedure per gli esuberi (come anticipato da Affaritaliani.it) è probabile che sarà necessario un'ulteriore iniezione di capitale. Anche perché l'amministratore delegato. Luigi Lovaglio ha una pazza idea che gli frulla per la testa: no alle aggregazioni, sì a un piano stand alone che consenta alla banca di continuare a muoversi sulle sue gambe. Resta da capire che fine farà la quota in mano al Tesoro, ma questo si saprà dopo l'avvicendamento di Alessandro Rivera con il suo successore.

Per quanto riguarda Banco Bpm, non trovano fondamento le voci che lo vorrebbero interessato a Mps. Lo scorso 29 dicembre, l'amministratore delegato Giuseppe Castagna, infatti, ha dichiarato al Sole 24 Ore che la banca senese "è un boccone troppo grande per noi e per questo non l'abbiamo mai guardata. Il tema non è certo all'ordine del giorno". Pretattica? Schermaglie? Si vedrà, certo è che il ceo ha incassato una notizia decisamente più positiva: come riporta il Corriere, infatti, Banco Bpm presenterà le liste per il rinnovo dei vertici. Il board uscente avrà diritto a fare 12 dei 15 nomi e, tra questi, ci sarebbe quello di Castagna come amministratore delegato e di Massimo Tononi come presidente. E la Borsa, che ama la continuità (visto che in un anno il titolo ha guadagnato il 33%) ha brindato.