Economia
Mps, il titolo vola in Borsa in attesa dei risultati: ecco perché
Il consensus degli analisti è positivo, ma a Siena in molti scommettono che la polvere sotto il tappeto sia ancora tanta
Inoltre, il credit default swap, cioè il prodotto a garanzia contro il fallimento, vale 342, il doppio di alcuni concorrenti. Perché? Evidentemente qualcuno teme che l’udienza preliminare del 12 maggio prossimo, a Milano, potrebbe sancire l’apertura di un nuovo fronte dal punto di vista dei risarcimenti. Sarà quella, infatti, l’unica data per costituirsi parte civile contro l’istituto e i quattro imputati (Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Massimo Tononi e Arturo Betunio).
Nel nuovo processo possono richiedere il risarcimento tutti coloro hanno acquistato azioni e/o obbligazioni emesse da Banca MPS e che possono dimostrare il possesso delle azioni nel periodo che va da giugno 2014 (anche se acquistate prima del 2014), e sino a luglio 2016 (anche se vendute prima del luglio 2016 o se detenute oltre il predetto mese). La banca non ha proceduto ad accantonamenti, ma per la normativa Iaas, se il 12 maggio dovesse registrarsi una richiesta significativa, potrebbe rendersi necessario mettere da parte dei soldi.
Mps si sta giocando il futuro. La cura Lovaglio ha funzionato fino ad ora, ma i problemi sono tutt’altro che archiviati. Tant’è che il mercato sta cercando di capire che cosa succederà. Domattina alle 7.30 si leverà il velo sui risultati di Mps: e la Borsa sarà pronta a festeggiare o a castigare.