Economia

Mps, naufraga ancora il matrimonio con BancoBpm

Ancora una volta il presidente Massimo Tononi chiarisce perché (per ora) Monte Paschi non è un obiettivo di Piazza Meda. Ma allora perché le voci si rincorrono?

Se deciderà di aspettare che sia il mercato a fare il suo gioco, dovrà dirlo chiaro e tondo. Così come se invece vorrà procedere a una moral suasion, dovrà far capire al ceo di BancoBpm Giuseppe Castagna, o a qualsiasi altro amministratore delegato di istituti di credito “interessanti”, che Mps va comprata, senza se e senza ma, semmai incentivando l’operazione con tax credit di vario tipo. Potrebbe tornare in pista Unicredit? Al momento Andrea Orcel è più intento a operazioni di buy back che garantiscano ritorni agli azionisti e a cementare la situazione in Italia che a lanciarsi in risiko particolari.

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Sarà così per sempre? No, decisamente no. Anche perché le elezioni europee del prossimo anno costringeranno i partiti a “scoprire le carte”. Mps non è un tema elettorale in quanto tale, ma è il cuore pulsante di un’intera città, oltre che essere tuttora terreno di scontro tra Pd e altre forze politiche. Per cui, per citare Manzoni, “adelante con juicio”. Ma per Siena è iniziato il count-down: entro la primavera saprà chi sarà il suo promesso sposo.