Economia

Mps, perplessità di Atlante sul salvataggio. E Messina bacchetta Penati

Il fondo Atlande guidato da Alessandro Penati ha espresso perplessità sulle condizioni del salvataggio di Mps. Titolo giù nel primo giorno dell'aumento

Tegola Atlante sull'aumento di capitale di Montepaschi. Quaestio diventa un'incognita per il piano di salvataggio del gruppo senese nel primo giorno dell'aumento di capitale da 5 miliardi. L'istituto senese, tramite una nota, ha infatti comunicato che sabato scorso "Quaestio ha manifestato le forti perplessità e tematiche in merito al termsheet dei senior bridge loan (prestiti) riguardo cui la banca ha già espresso il proprio gradimento sottoscrivendolo". La banca precisa quindi che "a seguito di tale lettera sono in corso con Quaestio approfondimenti al fine di individuare eventuali soluzioni alternative". Del resto il prestito ponte è una condizione rilevante per il salvataggio della banca e pertanto le perplessità manifestate da Quaestio rischiano di ostacolare il buon andamento dell'intero percorso di rilancio.

In tal senso Mps è chiara nell'affermare che "qualora non si potesse addivenire a un positivo componimento delle tematiche indicate da Quaestio, l'operazione non potrebbe concludersi in conformità ai termini ed alle condizioni dell'autorizzazione ricevuta dalla Bce che prevede obbligatoriamente la conclusione dell'operazione entro il 31 dicembre 2016". Nel mentre Mps ha sottoscritto un accordo con Jp Morgan Securities e Mediobanca con il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner, Banco Santander, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Merrill Lynch International con il ruolo di co-global coordinator e joint bookrunner, e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Commerzbank, Jefferies e Societe Generale con il ruolo di joint bookrunner, che impegna le banche a "negoziare in buona fede i termini e le condizioni di un placement agreement da sottoscriversi eventualmente al termine del periodo di offerta".

L'accordo prevede che il placement agreement sia negoziato ed eventualmente sottoscritto solo qualora, al termine del periodo di offerta, i joint bookrunners ritenessero soddisfacenti, secondo il loro libero apprezzamento, gli esiti del bookbuilding; l'eventuale investimento da parte dello Stato italiano nella società, i risultati dell'LME e un'evidenza sufficiente che l'operazione di cartolarizzazione sarà perfezionata in conformità ai relativi documenti legali. Mps ha anche stipulato l'accordo per la cessione dei crediti in sofferenza tra le societa' del suo gruppo ed il veicolo di cartolarizzazione, costituito ai sensi della legge 130/99. A tal proposito sono pervenute le proposte vincolanti sulla base di un termsheet inerente l'erogazione del senior bridge loan, che la banca ha provveduto ad accettare.

Mps ha quindi formalizzato il proprio impegno a sottoscrivere la tranche del Senior Mezzanine per un investimento complessivo di 1,171 miliardi di euro. Tuttavia l'efficacia della documentazione sottoscritta, oltre all'esecuzione dell'aumento di capitale ed al deconsolidamento del portafoglio di crediti in sofferenza, e' subordinata all'impegno del junior mezzanine holder (Quaestio) a confermare il proprio investimento di 1,526 miliardi di euro nella tranche Junior Mezzanine. Il gestore del fondo Atlante e' dunque una componente rilevante di tutto il processo e quindi non poteva non attirarsi le prime critiche. Carlo Messina ha infatti lanciato un attacco esplicito alle perplessita' manifestate dal gestore del fondo Atlante sulle condizioni dell'operazione e quindi rivolto un preciso invito.

"Atlante deve concludere l'operazione con Mps", ha affermato l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, azionista del veicolo. "Io - ha aggiunto - voglio rendere chiara ed esplicita la posizione di Intesa, parlo per la mia quota, degli altri non so nulla, in Atlante abbiamo una quota che non è di maggioranza, ma è importante. Atlante è nata con un obiettivo molto chiaro e questo obiettivo deve perseguirlo". "Atlante prendera' una decisione tra questa sera e domani. La posizione di Intesa su questo e' molto chiara ed e' che l'operazione con Mps debba essere perfezionata. Siamo a favore di un accordo di Atlante con Mps", ha concluso Messina.