Economia

Multiversity e Nextalia si spartiscono il business della formazione digitale

di Marco Scotti

Un business da 19,5 miliardi che le imprese amano: destinano al digital learning il 47% del budget

Ed è invece sulla formazione post-laurea e dei dipendenti che ha assunto una posizione preminente Nextalia. Si tratta di una Sgr realizzata dall’ex top manager di Mediobanca Francesco Canzonieri che ha raccolto in pochi mesi 800 milioni di euro da investitori di primo piano come Intesa Sanpaolo, Unipol Sai, Confindustria e Coldiretti

Proprio con la banca guidata da Carlo Messina si è concretizzato il primo importante affare: l’acquisizione dell’Academy di Ca’ De Sass attraverso il veicolo  Digit’ed, avviato a febbraio e completata a giugno. Ad oggi l’offerta formativa include un catalogo di oltre 10.000 oggetti digitali ed ha permesso l’erogazione nel 2021 circa 13 milioni di ore di formazione. Inoltre, ad aprile è avvenuta nuova operazione, questa volta per rilevare il 100% di Altaformazione, che serve oltre 150 tra le principali corporate italiane, offrendo formazione a 2 milioni di persone e che ha chiuso il 2020 con 7 milioni di ricavi (come riporta BeBeez).

Ora lo scontro tra Multiversity e Nextalia si è alzato di livello. La “conquista” della Luiss Business School e, in particolare, della neonata società dedicata alla formazione degli executive, è stata appannaggio di Nextalia. Un boccone pregiato che potrebbe valere circa 40 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Luiss Business School ha deciso di avviare una negoziazione in esclusiva con Nextalia Sgr e Intesa Sanpaolo per quanto riguarda la creazione di una JV denominata Luiss Executive, con l’obiettivo di valorizzare le attività executive non degree e custom program della scuola di management.

La Luiss Business School, Società per azioni dal 25 maggio 2022, resterà controllata al 100% dall’Ateneo intitolato a Guido Carli e svilupperà ulteriormente l’offerta formativa dei programmi master e MBA sia nell’ambito nazionale – dove è attiva con la sede di Roma e con gli Hub di Milano e Veneto delle Dolomiti di Belluno – sia a livello internazionale, tramite le partecipate operative nella sede di Amsterdam.

L’obiettivo è consolidare il proprio ruolo nel segmento dell’alta formazione, rispondendo alla domanda di nuove professionalità attraverso una costante valorizzazione della didattica, della ricerca, delle conoscenze e competenze della Faculty Luiss.

Altra partita che potrebbe aprirsi è quella della business school del Sole 24 Ore. E anche in questo caso si parla di un boccone prelibato che potrebbe valere parecchio, se si pensa che il 2021 si è chiuso con un fatturato di circa 40 milioni di euro. L’obiettivo finale, comunque, potrebbe e dovrebbe essere quello dell’approdo in borsa di entrambe le società. A quel punto con una valutazione a nove zeri. Bisogna solo capire quale potrebbe essere il momento giusto.

La tattica, annunciata da Vaccarono, è quella di procedere con le aggregazioni fino a raggiungere una massa critica sufficiente per attrarre i capitali in Borsa. Lo stesso varrebbe per Nextalia e Canzonieri, che proseguono nelle loro operazioni sartoriali per diventare sempre più “robusta” e potersi affacciare a Piazza Affari