Economia

Nestlè, "Il 60% dei nostri prodotti non è sano". In lista nera dolci e bevande

Il documento segreto finito al Financial Times: "Il 70% dei prodotti alimentari e il 99% dei gelati, non rispetta i criteri attestati"

Nestlè, "Il 60% dei nostri prodotti non è sano". In lista nera dolci e bevande

Nestlè si autodefinisce "insana". La clamorosa rivelazione arriva da un documento segreto pubblicato sul sito del Financial Times. Il colosso svizzero si autoaccusa senza mezzi termini. In una presentazione realizzata per i quadri del gruppo all'inizio dell'anno e citata dal quotidiano economico, - si legge sul Messaggero - Nestlé riconosce che «oltre il 60 per cento delle bevande e prodotti alimentari venduti con marchi di grande distribuzione (Nescafé, Nestea, Maggi, Buitoni) non possono essere definiti sani secondo criteri attestati». In particolare, non raggiungono la sufficienza il 70 per cento (in volume d'affari) dei prodotti alimentari e il 96 per cento delle bevande aromatizzate (con l'eccezione del caffè) e il 99 per cento dei gelati e dolciumi. Per fortuna, alzano la media in pagella l'acqua e il latte. In compenso lo studio commissionato da Nestlè non riguarda i prodotti della gamma per l'infanzia, né i caffè, o gli alimenti per animali da compagnia.

Nestlé - prosegue il Messaggero - certifica che solo il 37 per cento degli alimenti venduti dal suo marchio ottengono il voto minimo per essere giudicati buoni per la salute in base a un sistema di notazione australiano, ovvero 3,5 su 5. Il gruppo, numero uno mondiale nell'alimentare, con base in Svizzera, ha lanciato cinque anni fa una vasta riorganizzazione delle sue attività, mettendo in particolare l'accento sulle alternative vegetariane alla carne e al latte. In base al documento citato dal Financial Times, è il reparto gelati e dolciumi a ricevere i voti più bassi.