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AXA, al via la nuova campagna “Essere donna non dovrebbe essere un rischio”
AXA si impegna da sempre a sostegno dell’inclusione come tassello fondamentale per il progresso dell’intera società
AXA: al fianco delle donne con la nuova campagna pubblicitaria “Essere donna non dovrebbe essere un rischio”
Le donne, che rappresentano il 50% della popolazione mondiale, si trovano ad affrontare molteplici rischi, dalla salute alla sfera professionale, dallo sport all’istruzione: solo a titolo di esempio, il 41% non ha effettuato una visita medica negli ultimi 12 mesi e il 36% non fa esercizio fisico. O ancora, solo il 33% delle imprese è di proprietà di una donna. Parlando delle donne, AXA si impegna a sostegno dell’inclusione come tassello fondamentale per il progresso dell’intera società, in linea con la sua ragion d’essere: “Agire per il progresso dell’umanità, proteggendo ciò che conta”.
“Essere donna non dovrebbe essere un rischio”: questo il titolo e il concept della nuova campagna pubblicitaria globale di AXA, on air in Italia fino al 31 ottobre sulle principali emittenti TV, stampa, web e affissioni nelle principali stazioni ferroviarie. Firmata da Publicis Conseil, la campagna si sviluppa attorno a un film in due formati, da 30’’ e 60” per la TV e Netflix. Lo stesso filmato sarà veicolato sul web. Accompagnato da una ricca campagna stampa, il piano prevede una forte attivazione outdoor con la personalizzazione di oltre 600 schermi, nei principali punti di snodo nazionali delle stazioni ferroviarie.
Sullo sfondo di una colonna sonora iconica,“Girls just want to have fun”, protagoniste della campagna, in uno storytelling realistico ed emozionale, le donne e il loro vissuto con i rischi, dalla nascita fino all’età adulta. Lo spot si pone come una grande finestra dalla quale osservare situazioni e scene di vita quotidiane provenienti da diverse parti del Mondo che illustrano diverse tipologie e livelli di rischi, problematiche e vulnerabilità a cui le donne sono esposte quotidianamente nell’arco della loro vita.
Così, ad esempio, nella prima scena, un bambino e una bambina giocano insieme ai videogiochi ma la madre chiede alla figlia di apparecchiare la tavola mentre il figlio resta a giocare; oltre al tema della disparità di genere, c’è anche un importante richiamo alla violenza di genere, con una donna intenta a preparare le valigie e a fuggire di casa, mentre la scena di un parto evidenzia un momento cruciale della vita di una donna. Elemento cardine della campagna, un messaggio di ottimismo, per spingere a riflettere sulla capacità di lottare, insieme, per un futuro diverso, migliore.