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Banca Generali, l'Ing Sumini ospite del 2° talk dedicato alla sostenibilità

Banca Generali torna con gli approfondimenti sulla sostenibilità. Ospite del 2° appuntamento di BG4SDGs l’ingegnere-architetto spaziale del MIT Valentina Sumini

Sostenibilità: Banca Generali guarda al talento italiano per lo spazio. L'Ing Valentina Sumini ospite del 2° talk

Banca Generali torna con gli approfondimenti sulla sostenibilità. Protagonista della seconda puntata di #BG4SDGs, il ciclo di appuntamenti organizzato dalla Banca private per parlare di sostenibilità e Agenda Onu 2030, è l’ingegnere-architetto spaziale del MIT Valentina Sumini. 34 anni, genovese di nascita ma americana d’adozione, doppia laurea in Ingegneria e architettura, Sumini lavora al MIT - Massachussets Institute of Technology - di Boston e al Politecnico di Milano, con l'obiettivo di progettare gli spazi interni di astronavi e stazioni spaziali, ovvero i luoghi dove gli astronauti trascorrono il loro tempo nello spazio.

L'Ing. Sumini ha raccolto l’impegno di Banca Generali nella sostenibilità per confrontarsi su uno degli Sdg’s più sentiti, il numero 13, relativo alle sfide per i cambiamenti climatici: “Guardando la Terra dallo spazio, ci rendiamo conto che oggi siamo ancora molto lontani dagli obiettivi dell’Agenda Onu, occorre fare una analisi per capire quali sono gli obiettivi a cui ci stiamo avvicinando e quelli che invece sono ancora molto lontani, ma l’innovazione e lo studio anche dello spazio ci aiutano a fare passi avanti al servizio anche del nostro amato pianeta”.

Ma da dove partire? Sumini ha una idea ben precisa: “Uno dei fattori che ci dà inquadramento del fenomeno è l’Earth Overshoot Day che negli ultimi anni è sempre più anticipato. Nel 2020 è stato il 22 agosto, il che significa che è come se stessimo usando 1.6 terre ogni anno. È chiaro che occorre intervenire il prima possibile”. Un aiuto, però, può arrivare proprio dallo spazio “Lo spazio è un grande laboratorio di sostenibilità. Lì fuori bisogna adottare un approccio di protezione nella realizzazione delle infrastrutture che devono essere rispettose dell'ambiente e usare quante più risorse in situ possibile. Un approccio da cui possiamo trare ispirazione per mutuarlo anche sulla terra”.