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BPER Banca e D.i.Re, al via la campagna “Insieme per le donne”

di Claudia Mosca

Mazzarella (BPER Banca): “Il nostro impegno per la comunità va oltre il ruolo bancario e dimostra l’impegno nel creare un ambiente finanziario inclusivo”

BPER Banca e D.i.Re al fianco delle donne: dal 24 al 30 novembre al via la campagna di raccolta fondi “Insieme per le donne”

A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, BPER Banca dimostra il proprio sostegno verso le donne vittime di violenza. È stata infatti lanciata questa mattina a Roma, nell’elegante cornice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, la campagna di raccolta fondi “Insieme per le Donne”, istituita per il secondo anno da BPER Banca a favore del Fondo Autonomia di D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, l’associazione delle organizzazioni che gestiscono centri antiviolenza e case rifugio per oltre 20 mila donne ogni anno.

La campagna di raccolta fondi, che sarà attiva dal 24 al 30 novembre, è destinata in particolare alle donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza e che non dispongono delle risorse economiche sufficienti per una vera autonomia economica e abitativa. Il tema della “violenza economica”, troppo spesso dimenticato e messo in secondo piano, trova qui lo spazio necessario per emergere e contribuire alla sensibilizzazione. Limitare l'indipendenza di qualcuno, infatti, vuol dire assumere una posizione di controllo e causare un forte stato di soggezione. Il 31,6% delle donne accolte nei centri gestiti da D.i.Re ha subito violenza economica, una forma di costrizione che limita fortemente la possibilità delle donne di intraprendere percorsi di autonomia, non rendendole realmente libere di scegliere.

L’evento di questa mattina è stato un momento di riflessione e sensibilizzazione e ha visto la presenza di illustri figure impegnate nella promozione dei diritti delle donne e nella lotta contro la violenza. Tra i partecipanti, intervenuti nel corso di un dibattito moderato da Maddalena Santeroni, Presidente dell’associazione Amici dell’Arte Moderna: Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca, Antonella Veltri, Presidente di D.i.Re, Azzurra Rinaldi, Economista e Direttrice della School of Gender Economics all'Università Unitelma Sapienza e Annalisa Cuzzocrea, Vicedirettrice de La Stampa.  

Nel corso dell’evento Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di promuovere per il secondo anno questa iniziativa che mira a sensibilizzare, unire e agire contro una forma subdola di violenza che colpisce le donne e rappresenta un ostacolo significativo per la loro autonomia e sicurezza finanziaria. L’impegno di BPER nei confronti della comunità va infatti oltre il tradizionale ruolo bancario e dimostra l’impegno concreto nel creare un ambiente finanziario inclusivo e sicuro”. 

BPER Banca contribuirà per prima al successo della raccolta fondi attraverso una donazione diretta, a cui si aggiungeranno varie attività di educazione finanziaria volte a prevenire i fenomeni di violenza economica, tra cui la promozione di programmi di formazione e sensibilizzazione finanziaria destinati alle donne per aumentare la propria consapevolezza e le proprie abilità gestionali. BPER ha poi previsto il coinvolgimento di tutti i dipendenti e le dipendenti del Gruppo in una serie di iniziative di sensibilizzazione, divulgazione e formazione, che inizieranno nei prossimi mesi. L’Istituto realizzerà inoltre, insieme all’associazione D.i.Re, un vademecum sulla violenza economica, utile per riconoscerla, superarla ed evitarla.

Le parole di Flavia Mazzarella, Presidente BPER Banca, ad affaritaliani.it 

 

BPER Banca sostiene l’associazione D.i.Re nella raccolta “Insieme per le donne” da ormai due anni. Come racconta la Presidente Flavia Mazzarella, “nel primo anno sono stati raccolti circa 200 mila euro, mentre quest’anno ci aspettiamo un riscontro decisamente più ampio. Quello di oggi è un evento di lancio che ha visto la partecipazione di persone straordinarie; donne che hanno saputo raccontare con forza numeri ed esperienze. Seguendo il loro esempio, dobbiamo andare avanti con iniziative di diffusione culturale a beneficio delle donne, con l’obiettivo di sconfiggere definitivamente il tema della violenza economica”.

La nuova campagna di raccolta fondi non è l’unico progetto portato avanti da BPER Banca a sostegno delle pari opportunità. “Abbiamo da poco lanciato un piano sulla diversità di genere che abbraccia temi culturali, iniziative di academy e mentorship, cercando di spingere affinché le donne partecipino in misura sempre più attiva e ricoprano ruoli di valore”, ha raccontato Mazzarella

Per arrivare all’obiettivo di riduzione e lenta eliminazione del problema della violenza economica, è necessario partire dall’educazione finanziaria delle donne e degli italiani tutti. BPER è attivo anche in quest’ambito, attraverso l’attuazione di iniziative di educazione finanziaria dedicate proprio alle donne. “È un progetto che ha visto crescere il numero di partecipanti in modo straordinario, tanto da essersi quadruplicati nel giro di un anno”, ha spiegato la Presidente. “Siamo arrivati a far partecipare circa 750 donne a progetti di educazione finanziaria a loro dedicate”. 

Il commento di Antonella Veltri, Presidente di D.i.Re, per affaritaliani.it 

 

La libertà femminile va conquistata partendo dal principio e dalla realtà di tutti i giorni. In questo, il ruolo dell’indipendenza economica è assolutamente cruciale, siccome “può determinare l’uscita dalla violenza delle donne costrette a rimanere nelle mura domeniche”. Come ricorda Antonella Veltri, Presidente di D.i.Re, “la violenza economica è una delle forme di manifestazione della violenza più nascoste e difficili da sradicare. La riconoscibilità ci è data dal racconto che ci offrono le donne che incontriamo nei nostri centri antiviolenza che spesso non ha contezza del valore del proprio conto corrente”. 

In questo modo, la donna viene costretta in una condizione di isolamento; motivo per cui non ha la possibilità di andare avanti nella progressione della sua carriera (se lavora), essendo invece relegata al ruolo di chi ‘cura la famiglia’. Tutta l’attività di cura dei bambini è infatti attribuita alle donne, secondo un’organizzazione sociale figlia del patriarcato”, ha concluso Veltri

Le dichiarazioni di Azzurra Rinaldi, Economista e Direttrice della School of Gender Economics all'Università Unitelma Sapienza, ad affaritaliani.it

 

Azzurra Rinaldi, un’economista-femminista che lotta quotidianamente per ridurre e affievolire le differenze di genere, ha spiegato quanto sia importante lavorare affinché avvenga una vera e propria rivoluzione culturale: “Continuando di questo passo, per raggiungere l’obiettivo delle pari opportunità tra uomini e donne sarebbero necessari trecento anni, e la verità è che nessuno di noi vuole aspettare così tanto”. 

Attualmente, il 22% delle donne si trova in una condizione di dipendenza economica. “Parliamo di un dato totalmente fuori da quello che succede nel resto d’Europa”, ha raccontato Rinaldi. “Purtroppo, è un dato legato al fatto che le donne italiane non lavorano e non lavorano soprattutto se sono madri; un pò perché subiscono questa sorta di rigetto dal mondo del lavoro e un pò perché mancano le infrastrutture a supporto della famiglia”. 

Per aspirare ad un cambiamento reale, “bisogna cambiare già nel modo in cui educhiamo le nostre figlie e i nostri figli, già nei giochi di quando sono molto piccoli”. Una pericolosa serie di stereotipi ci posiziona in un punto difficile, che sembra impossibile da sbloccare. “Nelle scuole, dove a dispetto dei dati le bambine sono più brave in matematica rispetto ai bambini, è credenza condivisa che i maschi siano più bravi”, ha spiegato l’economista Azzurra Rinaldi. “Parliamo quindi di una profezia che si auto-avvera e che tiene lontane le donne dalle carriere più pagate”.