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Caffè Borbone cresce con Italmobiliare: ricavi attestati a 219,3 milioni

Eduardo Cagnazzi

Un risultato di tutto rispetto per l'azienda napoletana che non ha mai rallentato l'attività per la pandemia. Balzo in avanti anche per i canali online e Gdo

Un utile di 31,5 milioni e un aumento del valore del Net asset value a 1.838,2 milioni per Italmobiliare spa, detentrice del 60% di Caffè Borbone (l’altro 40% è nelle mani del fondatore Massimo Renda, oggi presidente esecutivo) e segni positivi per l’azienda napoletana di caffè che chiude il 2020 con ricavi a 219,3 milioni di euro (+27% rispetto all’esercizio precedente). Un risultato più che soddisfacente per Borbone- uno dei principali produttori specializzati in capsule e cialde compatibili- che non ha mai rallentato l’attività per l’emergenza sanitaria che ha contraddistinto il 2020. A livello di canali distributivi crescono infatti a tassi superiori alla media sia il canale online sia la Gdo (+64% vs. 2019). A livello di prodotti, le cialde rimangono il prodotto principale, con tasso di crescita allineato alla media; positiva la performance anche dell’aggregato delle capsule.

In calo la vendita del caffè in grani, comunque con peso limitato sul totale dei ricavi dell’azienda, per il rallentamento complessivo del canale horeca. legato all’emergenza sanitaria. Il margine operativo lordo è pari a 75,1 milioni di euro, con una crescita del 44% rispetto al 2019: marginalità in deciso miglioramento al 34% (+4,1 % rispetto al 2019), grazie sia all’ulteriore innalzamento del margine industriale sia all’effetto
scala sui costi di struttura. Al netto di ammortamenti in lieve crescita, risultato operativo pari a 66,0 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto al 2019.

L’utile d’esercizio del 2020 si attesta a 90,5 milioni di euro (34,2 milioni nel 2019). Investimenti pari a 13,4 milioni di euro, in crescita rispetto al 2019 per l’accelerazione
durante il 2020 del piano di ampliamento della capacità produttiva. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 è negativa per 11,8 milioni di euro, con una generazione di cassa nell’anno positiva per 39,8 milioni di euro, al lordo del pagamento di dividendi per 20 milioni di euro effettuato nel corso del 2020.