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Gruppo Sella: nel semestre l'utile netto a 61,5 milioni
La raccolta globale al valore di mercato al 30 giugno 2022 si attesta a quota 46,7 miliardi di euro
Gruppo Sella: utile nei sei mesi a 61,5 milioni
Nei primi sei mesi dell'anno il Gruppo Sella ha registrato un utile netto pari a 61,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 34,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente calcolato senza considerare le componenti non ricorrenti. Lo scorso anno, per effetto della plusvalenza ottenuta dall’operazione strategica di joint venture paritetica in Hype, che aveva portato all’acquisizione del 10% di illimity Bank, l’utile netto al 30 giugno 2021 era stato complessivamente di 89,4 milioni di euro. Lo comunica una nota.
Il margine di intermediazione è cresciuto del 19,9% (+69,5 milioni di euro) raggiungendo i 419 milioni di euro. Il margine di interesse aumenta del 35,9% a 161,8 milioni di euro sia grazie alla componente commerciale sia per l’effetto positivo dei titoli indicizzati all’inflazione, mentre i ricavi netti da servizi aumentano dell’8% a 192,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è cresciuto del 24,2% a 64,6 milioni di euro per effetto delle plusvalenze dalla vendita di titoli, dei risultati positivi del trading in conto proprio e delle cessioni dei crediti fiscali.
La raccolta globale al valore di mercato al 30 giugno 2022 si attesta a quota 46,7 miliardi di euro, in calo del 5,1% rispetto ai 49,2 miliardi di fine 2021, principalmente per effetto della diminuzione di 3,9 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli, detenuti dai clienti e depositati presso le banche del gruppo, derivante dalla flessione dei mercati. In tale contesto e nonostante le incertezze del mercato, la raccolta netta globale nel semestre è stata positiva, pari a 1,2 miliardi di euro. Gli impieghi comprensivi dei Pct sono cresciuti del 10,9% a 10,9 miliardi di euro, mentre gli impieghi al netto dei Pct sono cresciuti del 5,9% raggiungendo i 10,3 miliardi di euro.
Il costo del rischio di credito annualizzato è sceso a 31 bps (era 33 bps nello stesso periodo dello scorso anno e 58 bps a fine 2021), l’Npl Ratio netto è diminuito al 2,1% (era 2,2% a fine 2021), così come l’Npl Ratio lordo pari al 4% (era 4,2% a fine 2021). Il tasso di copertura sui crediti deteriorati è aumentato al 50,2% (era 49,5% a fine 2021), mentre quello sulle sofferenze è salito al 67,8% (era 67,1% a fine 2021). Il Texas Ratio è ulteriormente migliorato portandosi al 30,9% (era 31,7% a fine 2021).
Confermata la solidità patrimoniale del gruppo, largamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 consolidato è infatti pari a 11,99% e il Total Capital Ratio 14,39% (erano rispettivamente 12,28% e 14,19% a fine 2021, con una leggera flessione principalmente per effetto degli assorbimenti connessi alla rilevante crescita degli impieghi e per l’impatto del principio contabile Ifrs9). I coefficienti patrimoniali non incorporano ancora gli effetti positivi derivanti dall’adozione dei modelli interni avanzati (Airb), per i quali il gruppo ha recentemente ricevuto l’autorizzazione da Banca d’Italia. Tali effetti cominceranno a prodursi dal mese di agosto e saranno visibili a partire dal terzo trimestre dell’anno. Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità. L'indice Lcr del gruppo è pari a 195,4%, mentre l'indice Nsfr è pari a 132% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).
Nel semestre il totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 3,4%, a 1,2 milioni, senza considerare la fintech Hype detenuta in joint venture con illimity Bank. Il numero sale del 4,2% a 2,7 milioni tenendo conto dei clienti Hype. I costi operativi sono saliti del 10,2%, principalmente per le numerose iniziative legate allo sviluppo delle soluzioni tecnologiche innovative e all’incremento dell’organico tramite le nuove assunzioni. Il Team Sella, composto da dipendenti e collaboratori, è aumentato superando le 5.600 persone grazie a 360 nuovi ingressi di cui 230 in Italia e 130 all’estero; l’allargamento dell’organico è avvenuto di pari passo con l’avanzamento del piano strategico che nel primo semestre dell’anno è stato supportato da 36,6 milioni di euro di investimenti, senza considerare la componente destinata al patrimonio immobiliare.