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La sfida della transizione. Monti (Edison): "Cambiamo il modo di fare energia"

Boccardelli (Luiss Business School): “Il digitale è un abilitatore della trasformazione dell’architettura da centralizzata a decentralizzata”

"La transizione ecologica: una sfida centrale per il sistema Paese e per l’economia internazionale", il webinar di Edison Luiss B.S. e WEC Italia

Un progetto di Edison, Luiss Business School e World Energy Council Italia (Comitato nazionale italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia) per unire giovani professionisti d'azienda e studenti, allo scopo dare vita a importanti sinergie sul tema della transizione energetica e cultura d'impresa. Prende il via, il 21 giugno, un percorso formativo desinato a 50 giovani tra studenti e dipendenti di Edison e gli obiettivi di questa iniziativa sono incentrati sulla sulla formazione dei giovani e la volontà di dargli un quadro completo del settore Energy, per fornirgli tutti gli strumenti ottimali all'effettuare un'analisi critica della realtà. Durante il webinar "La transizione ecologica: una sfida centrale per il sistema Paese e per l’economia internazionale" sono intervenuti Nicola Monti, Amministratore delegato di Edison Spa, e Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School.

E’ un momento eccezionale quello che stiamo vivendo, è un momento di discontinuità - ha spiegato Nicola Monti, Amministratore delegato di Edison -. Il progresso industriale che abbiamo vissuto negli ultimi 50-60 anni dal dopoguerra è stato alimentato da una disponibilità energetica sostenuta dagli idrocarburi, che sono oggi una fonte primaria. Oltre il 70% dei consumi energetici sono sostenuti da idrocarburi e con una quota ancora rilevante di carbone. La scienza ci ha dimostrato che il trend di crescita dei consumi industriali degli ultimi anni sono andati di pari passo con un livello incrementale di emissioni di CO2, che ha causato un aumento progressivo della temperatura. Negli ultimi 10 anni ci si è resi conto che questa grande disponibilità di energia, sviluppata in modo competitivo e anche economico, e il consumo massivo di questi idrocarburi ha causato una concentrazione di emissioni in atmosfera. Bisogna cambiare il modo di fare energia, con un obiettivo di tutti al 2050 che è quello della decarbonizzazione. Abbiamo un orizzonte lungo, trent’anni davanti in cui dobbiamo cambiare modo di fare energia e consumare energia. Noi aziende energetiche diventiamo anche attori su come aiutare i consumatori a fare efficienza, ridurre i consumi e cambiare il modo di utilizzare l’energia, e i consumatori diventano attori e protagonisti, perché dovranno cambiare il loro modo di consumare energia”.

Uno dei temi centrali in questa rivoluzione è la digitalizzazione - ha affermato Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School -. Parlo di rivoluzione perché fondamentalmente il settore dell’energia sta attraversando la stessa rivoluzione che il mondo dell’IT ha attraversato un paio di decenni fa, cioè passare da un modello industriale centralizzato a uno decentralizzato. Il mondo dell’energia sta attraversando lo stesso tipo di rivoluzione, cioè portare l’intelligenza nei punti vicini al consumo, all’utilizzo dell’energia stessa. Nel fare questo la digitalizzazione è un’infrastruttura fondamentale perché consente di gestire le cose in modo intelligente. Il digitale è un abilitatore della trasformazione dell’architettura da centralizzata a decentralizzata e questo apre una rivoluzione anche organizzativa”.