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USA: le varianti Covid19 tornano a far crescere i contagi
Preoccupano i casi sotto i 50 anni
I casi di Coronavirus negli Stati Uniti tornano a salire dopo aver raggiunto il loro minimo a inizio marzo. Lo rivela uno studio del centro di osservazione Helix che raccoglie ed elabora tutti i dati nazionali The Helix COVID-19 Surveillance Dashboard.
Lo rivela il New York Times.
Nonostante la massiccia distribuzione di vaccini, che ha recentemente toccato il record di 3milioni di dosi somministrate quotidianamente e nonostante un netto calo dei contagi rispetto allo scorso gennaio, qualcosa inizia a preoccupare le autorità. In tutti gli stati della federazione la curva dei contagi è in rialzo.
“Colpa”, secondo gli analisti, dell’allentamento di alcune misure di prevenzione come l’aumento dei viaggi all’interno del paese, le progressive riaperture di molti servizi. Ma, soprattutto, dal fatto che più del 20% dei nuovi casi registrati si devono a varianti del virus fino ad oggi sconosciute.
“Una situazione complessa - afferma Emily Martin, epidemiologo dell’Università del Michigan – perché il virus sembra adattarsi anche ai più recenti cambiamenti nel comportamento delle persone”.
La variante più diffusa resta quella ‘inglese’, B.1.1.7, in molti stati ormai il 70% dei casi. Ma contro questa variante i vaccini sembrano funzionare e secondo alcuni esperti quando il 70/90% della popolazione sarà vaccinata si potrà raggiungere una immunità di gregge.
Ma il problema sono, appunto, altre varianti. Come la B.1526. Apparsa per la prima volta a New York lo scorso novembre ha due caratteristiche: riesce a ‘scavalcare’ meglio gli anticorpi e si ‘lega’ meglio alle cellule. Troppo presto ancora per capire se sia anche più letale, sicuramente sembra più contagiosa. Sembra che questa variante stia diventando la più diffusa sulla East Coast.
E nonostante le vaccinazioni di massa, queste nuove varianti mettono a rischio il sistema perché solo la metà dei cittadini americani con meno di 65 anni ha ricevuto due dosi di vaccino. Il che significa che se una parte della popolazione dovesse imbattersi nel nuovo genoma del virus, allora anche gli sforzi fatti fino ad oggi potrebbero essere messi in crisi.
Prova ne sia il fatto che i ricoveri nel solo Michigan in un mese si sono triplicati. Un aumento delle ospedalizzazioni viene osservato in tutto il paese. In particolare nei pazienti come meno di 50 anni.