Obbligazionisti truffati, l'arbitrato? Renzi è in ritardo di due mesi
Bond subordinati PopEtruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti:partono i rimborsi, ma solo quelli all'80% del valore.Sull'arbitrato ancora niente decreti
Peccato solo che, fecero subito notare le associazioni dei consumatori, l’80% fosse da intendersi “al netto di oneri e spese connessi alle operazioni di acquisto e della differenza tra rendimenti ottenuti e tasso sui Btp”, ossia che l’eventuale maggiore remunerazione di tali titoli, di natura più rischiosa, rispetto ai titoli di Stato verrà già “neutralizzata” dal calcolo della percentuale di rimborso, che dunque sarà parziale a tutti gli effetti. Dal canto suo il ministro Piercarlo Padoan si difende: “Vi assicuro che lavoriamo giorno e notte su tutti i dossier” ha risposto ieri a chi chiedeva notizie dei decreti attuativi per dare il via alle procedure di rimborso. Decreti che in verità sarebbero avrebbero dovuto vedere la luce il 3 giugno scorso. Insomma: al momento l’unica strada percorribile per chi voglia chiudere rapidamente questa vicenda resta quella del rimborso forfettario, per il quale da pochi giorni il Fondo interbancario finanziato dalle banche italiane che gestisce il Fondo di solidarietà ha avviato le procedure.
C’è tempo fino allo scadere dei 4 mesi dalla conversione del decreto, dunque fino a fine ottobre, per presentare istanza accompagnata dal contratto di acquisto dei bond, dai moduli di sottoscrizione o di ordine di acquisto, dall’attestazione degli ordini eseguiti, da una copia della richiesta di pagamento del credito relativo agli strumenti subordinati e dalla dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare o dell’ammontare del reddito Irpef.
Poi il Fondo, che sarà alimentato “in base all’esito delle procedure automatiche e degli arbitrati” (e non più solo per 100 milioni come inizialmente previsto) avrà 60 giorni di tempo per liquidare le richieste. Naturalmente l’opzione del rimborso forfettario è irrevocabile, nel senso che chi presenterà istanza non potrà poi ricorrere all’arbitrato. Per questo sarebbe auspicabile che davvero in pochi giorni anche questa seconda strada venisse aperta, consentendo a chiunque di fare la propria scelta personale. Sempre che si intenda realmente tutelare il risparmio privato, ovviamente.
Luca Spoldi