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Economia
Occhi puntati su inflazione Usa e Fed: nessun effetto "wow" da Apple dopo il lancio degli Iphone16

Jerome Powell

Mercati in attesa dei dati sull'inflazione Usa: verso un drastico taglio dei tassi

Una seduta di lunedì positiva per i mercati azionari globali, con un'ondata di acquisti da parte degli investitori a caccia di occasioni, dopo le pesanti perdite della scorsa settimana. I principali indici statunitensi, reduci dalla peggiore settimana del 2024, sono rimbalzati con forza. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,16%, interrompendo una serie di cinque sedute consecutive in rosso, mentre il Nasdaq 100 è salito dell'1,3%, spinto in particolare dal rally di Nvidia, che ha messo a segno un aumento del 3,5%. Solo pochi giorni fa, Nvidia aveva registrato un calo settimanale del 13,86%, il peggiore dell'anno, con circa 406 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato andati in fumo.

Tuttavia, nonostante l'entusiasmo degli investitori, la situazione di fondo non è cambiata. I mercati restano in attesa dei dati sull'inflazione statunitense, che saranno pubblicati domani, e continuano a scommettere su un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, probabilmente di 25 punti base. C'è anche chi ipotizza un taglio più deciso, di 50 punti base, alimentando il timore che un intervento così drastico possa segnalare una maggiore vulnerabilità dell'economia americana e il rischio che la Fed stia agendo in ritardo. L'ottimismo di ieri non deve far credere che le preoccupazioni siano svanite. Sebbene tutti gli undici settori dell'S&P 500 abbiano chiuso in rialzo, i flussi di acquisto verso i settori difensivi sono rimasti presenti. I rendimenti obbligazionari, inoltre, sono rimasti relativamente stabili, segno che gli investitori mantengono una certa cautela. I settori tecnologico, industriale, finanziario e dei beni di consumo discrezionali hanno guidato il recupero, pur restando ancora in territorio negativo dall'inizio del mese.

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I titoli tecnologici, in particolare, hanno brillato grazie alla notizia dell’ingresso di Palantir Technologies e Dell Technologies nell’S&P 500. Venerdì scorso, a mercati chiusi, l’indice S&P ha annunciato delle modifiche nel suo paniere: dal 23 settembre Palantir, Dell ed Erie Indemnity sostituiranno American Airlines Group, Etsy e Bio-Rad Laboratories. L’ingresso di Palantir e Dell porta a cinque il numero di new entry tecnologiche nell’S&P 500 dall’inizio dell’anno, su un totale di undici nuovi arrivi. Nonostante ciò, l’ago della bilancia non cambi di molto con in un indice ponderato per capitalizzazione dominato dai titoli Magnificent 7 come Apple, Microsoft e Nvidia .

Le azioni di Palantir hanno registrato un balzo del 14,1% nella prima seduta post-annuncio (anche se non è il miglior risultato giornaliero di quest'anno), raddoppiando il loro valore dall’inizio del 2024 con un rialzo del 101%. Dell, specializzata in una vasta gamma di prodotti, dai server ai software, fino ai servizi di sicurezza informatica, ha visto le sue azioni aumentare di quasi il 40% da gennaio, più del doppio rispetto alla performance media dell’S&P 500. Anche Erie Indemnity ha mostrato un risultato impressionante, con un incremento del 51%.

Resta ora da vedere se queste performance siano sostenibili oltre l’entusiasmo iniziale legato all’ingresso nell’indice. Analizzando i titoli che sono stati aggiunti all’S&P 500 quest’anno, si nota che nella prima seduta post-annuncio hanno registrato un aumento medio del 5%, con Super Micro Computer al vertice con un +19%. Tuttavia, osservando le performance successive, i dati sono meno entusiasmanti, con un calo medio del 6%, penalizzato dal pesante -64% di SMCI. Di contro, le "exit stocks" (titoli che sono usciti dall’indice) hanno registrato un rialzo medio del 15%.

Un altro tema caldo riguarda Apple, che ieri non ha suscitato l'effetto "wow" che molti si aspettavano. Sebbene siano stati presentati miglioramenti e nuovi prodotti, l’assenza di vere innovazioni, specialmente in ambito AI, sembra essere un punto debole per un’azienda che sta cercando di far crescere il proprio business. Nonostante i vertici stiano cercando di diversificare le fonti di reddito al di là dell’iconico iPhone, il flop del visore VR e l'abbandono del progetto automobilistico dimostrano che la strada verso l’innovazione è ancora piena di ostacoli.

*Italian Market Analyst at eToro.






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