Economia
Ospedali costretti a tagliare i servizi, allarme Sanità: mancano risorse per 19 miliardi di euro
I conti non tornano, promessi 29mld fino al 2030, ma ci sono coperture solo per 10 mld
Allarme Sanità, Cartabellotta (Gimbe): "Mancano 19mld da qui al 2030"
La manovra finanziaria ha fatto emergere con ancora più evidenza il problema legato ai fondi per la Sanità. Lo stesso ministro Schillaci ha dovuto ammettere: "Non sono arrivati i 4 mld previsti, ma ci saranno più soldi nei prossimi anni. Dobbiamo farcela con quello che è stato stanziato". Ma facendo due conti da qui al 2030 emergono alcune criticità. Il gap rispetto a quanto stanziato in finanziaria - in base a quanto risulta a La Stampa - sarà di 12 miliardi. Ma anche le misure, come il piano assunzioni di medici e infermieri o l'aumento delle loro indennità di specificità professionale sono scritte sull’acqua "perché calcolatrice alla mano per il periodo 2025-2030 hanno un impatto complessivo per 29 miliardi di euro, mentre le risorse stanziate - dice il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta a La Stampa - ammontano a circa 10,2 miliardi".
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Come dire che mancano all’appello altri 19 miliardi di euro "e ciò - prosegue Cartabellotta - costringerà anche le Regioni più virtuose a tagliare i servizi o ad aumentare le imposte". Per contestare i calcoli di Gimbe scende però in campo l’ex ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi: "Non è vero, la spesa sale". Conteggi che non placano però l’ira dei medici che confermano lo sciopero generale della sanità del 20 novembre. "Le risorse per il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri - tuona l'associazione Anaao - sono state ridotte al lumicino, passando da 10 mila a 6 mila posti, insufficienti anche a coprire il turnover generato da pensionamenti e fughe dal servizio pubblico".