Pensioni, Ape social: ampliata la platea. Dal 2019 scatta l’aumento dell’età
Riforma pensioni 2018, ampliata la platea dei lavori gravosi per l'Ape Social. Ecco chi potrà andare in pensione prima
Pensioni, novità sull'Ape Social. Si allarga la platea
Ancora novità sulle pensioni. Ape social anche per braccianti, siderurgici, marittimi e pescatori. Il governo interviene ancora sul tema pensioni con un nuovo emendamento alla legge di Bilancio - dopo quello presentato al Senato - che porta a 11 le categorie di lavori 'gravosi' che potranno accedere all'Ape social: si tratta in sostanza degli stessi lavoratori per cui non scatterà l'aumento dell'età pensionabile nel 2019, come previsto dall'accordo firmato da governo, Cisl e Uil e già recepito nel passaggio al Senato.
Pensioni, novità sull'Ape Social: ridotti i requisiti contributivi per le mamme
Non solo: nella proposta dell'esecutivo depositata in commissione a Montecitorio c'è anche l'ampliamento da sei mesi a un anno, fermo restando il limite massimo di due anni, la riduzione dei requisiti contributivi per ciascun figlio per le lavoratrici mamme che vogliano accedere all'Ape social.
La proposta prevede anche un'estensione dell'intervallo temporale in cui maturare il periodo di attività richiesto nelle professioni gravose, con 7 anni di carriera sugli ultimi 10 e non solo sei anni su sette come previsto attualmente. L'ampliamento della platea per l'Ape social non richiede lo stanziamento di nuove risorse - e del resto non ce n'erano a disposizione - perché le richieste finora sono inferiori a quanto preventivato.L'emendamento sarà affrontato oggi in commissione, che inizierà a votare le proposte dei gruppi con l'auspicio di rispettare i tempi per l'approdo in aula, previsto per il 19 dicembre. Tempi strettissimi, ma non impossibili, a patto di lavorare a ritmo serrato e sacrificare - appare quasi certo - il weekend.
PENSIONI: RGS, ANTICIPATA PER 38.400 LAVORATORI IN 2017, 31.000 IN 2018
Pensione anticipata per 38.400 lavoratori nel 2017, mentre altri 31.000 potranno accedere all'assegno previdenziale prima dell'età fissata dalla legge Fornero nel 2018. Le simulazioni sono effettuate dalla Ragioneria generale dello Stato e contenute nell'emendamento al ddl bilancio, presentato dal governo, che contiene il pacchetto di misure previdenziali. In particolare, per quanto riguarda l'anno in corso, si tratta 22.000 richieste di accesso all'ape social su un totale di 25.900 potenziali. Per il 2018 la stima è di 16.000 domande accolte. Le uscite anticipate dei precoci si dovrebbero fermare, a fine anno, a quota 16.400 su 19.320 potenziali, mentre per il 2018 è previsto l'accoglimento di 15.000 domande.