Economia

Pensioni e denatalità, un fondo speciale per accantonare parte del Pil

di Ezio Pozzati

In 30 anni potremmo ricavare una somma di circa 5.000 miliardi ottenendo un patrimonio che dovrebbe soddisfare le esigenze dei pensionati

Quanto è costato? Gli altri sono tutti i Governi ed i Ministri che hanno chiuso gli occhi perché faceva “elettorato”. Oggi piangiamo per questi errori, ma come dice il saggio proverbio: “non si piange sul latte versato”. Allora, che fare? Forse una soluzione c'è, ma deve essere presa con coscienza. A mio parere sarebbe sufficiente e partendo da subito accantonare in un “fondo speciale” una percentuale del PIL, dall'1 al 2%, che potenzialmente potrebbe avere un rendimento medio annuo del 1,5% ed in 30 anni potremmo ricavarne una somma di circa 5.000 miliardi che si aggiungerebbero ai versamenti ordinari ottenendo un patrimonio che dovrebbe soddisfare le esigenze della popolazione dei pensionati. Poi se a questo aggiungiamo anche le pensioni integrative, che dovrebbero apportare un ulteriore beneficio al vivere quotidiano, possiamo osservare che avremmo raggiunto un obiettivo che sembrava irraggiungibile. Tutto ciò al netto delle nascite.

Chiudo dicendo che se questo “fondo pensionistico speciale” e straordinario (che è pari a due volte e mezzo il debito pubblico) viene gestito solo per questa finalità allora i vari Giorgetti & C. potranno dire di avere fatto una cosa interessante per gli anziani del domani e senza avere messo le mani in tasca a nessuno e dormine fra due cuscini. Basta poco che ce vò?