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Pensioni quota 41 avanza al posto di quota 100. E se hai 62 anni... News

Pensioni quota 100 addio: da quota 41 ai 62 anni per uscire dal lavoro. Tutte le news sulla riforma previdenziale

Pensioni quota 100 addio: quota 41 e 62 anni?

Quota 100 pensioni vive gli ultimi mesi prima di cadere nell'oblio. E poi? Il Governo Draghi e sindacati sono al lavoro per trovare la fumata bianca sul meccanismo per la riforma previdenziale con la fine del pensionamento anticipato che permette di uscire dal lavoro a 62 anni e almeno 38 di contributi. Nei prossimi giorni le discussioni entreranno nella loro fase calda con la convocazione del 'tavolo' da parte del ministro del Lavoro Orlando. Intanto però iniziano a delinearsi alcuni scenari su quel che sarà a partire dal primo gennaio 2022. L'obiettivo è di non tornare non cadere nello 'scalone' di cinque anni (che si verrebbe a creare senza una misura in grado di sostituire quota 100) ed evitare alla legge Fornero.

Pensioni: quota 41 dopo quota 100? Sindacati e Lega d'accordo

Cresce l'ipotesi di quota 41 al posto di quota 100 pensioni. Ossia, con 41 anni di contributi si potrebbe uscire dal lavoro a qualsiasi età (con una riduzione di un anno e 10 mesi rispetto al limite attualmente fissato fino al 2026 (che scende a 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici). La proposta piace ai sindacati e nei giorni scorsi ha trovato il favore anche del il sottosegretario (leghista) al Mef Claudio Durigon. “Anche noi pensavamo a Quota 41, non posso che essere d’accordo con la proposta dei sindacati per non tornare alla Legge Fornero. Quota 100 nasceva come una norma per la flessibilità in uscita che ha bloccato l’aspettativa di vita prevista dalla legge Fornero”.

Pensioni dopo Quota 100: uscite dal lavoro a 62 anni

E poi in tema di riforma pensioni - come riporta Il Sole 24 Ore - c'è l'ipotesi di 62 anni come soglia minima di uscita dal lavoro, "senza troppi vincoli e penalizzazioni, comprese quelle collegate all'adozione in versione integrale del “contributivo”. Secondo il leader della Cgil, Maurizio Landini, al raggiungimento di questa età anagrafica un lavoratore dovrebbe avere la possibilità di andare in pensione a prescindere dai contributi". Una quota 100 ancora più favorevole dunque. "I sindacati, comunque, sottolineano che il requisito minimo per la pensione dovrebbe essere collocato all'interno di un sistema flessibile di uscite - riporta sempre il Sole 24 ore - E al ricorso alla flessibilità, accompagnato da un rafforzamento degli strumenti esistenti per agevolare alcune categorie di lavoratori, come ad esempio l'Ape sociale o Opzione donna, guarda anche il Pd. Analogo il convincimento del Movimento cinque stelle che sarebbe favorevole a uscite anticipate al sessantaduesimo anno d'età ma in combinazione con un significativo numero di anni di contribuzione maturati".