Economia
Pensioni riforma: scade quota 100, per Ape sociale proroga al 2026
Il governo inizia a discutere di riforma delle pensioni. La Cgil promette: "Senza risposte proteste a settembre"
Il 31 dicembre scade Quota 100 e nel governo inizia il dibattito sulla riforma delle pensioni. Il tavolo si è riaperto, anche se all'incontro di martedì coi sindacati c'era solo solo il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che si è limitato a prendere atto delle richieste di Cgil, Cisl e Uil. "Difficile entrare nel merito senza il titolare dell’Economia, Daniele Franco, che comunque non sembra disposto a consentire interventi particolarmente generosi per “sostituire” Quota 100, in scadenza a fine 2021. Per il momento, quindi, va registrata solo l’apertura formale del confronto; la vera discussione sarà ripresa (forse) a settembre", scrive il Fatto Quotidiano.
PENSIONI, LANDINI: SENZA RISPOSTE PROTESTE A SETTEMBRE
“Il Governo dovrà chiarire se vuole procedere sulla strada della riforma della previdenza, degli ammortizzatori sociali e del fisco. A settembre in caso di mancate risposte si decideranno le forme di protesta", ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini. Più conciliante la Cisl, come si evince dalle dichiarazioni di Luigi Sbarra: ''Il nostro giudizio è positivo perché finalmente si è aperto il confronto sulla previdenza e sulle pensioni, reso urgente anche per la conclusione a dicembre della sperimentazione di quota 100. Un confronto che ora deve andare avanti in maniera spedita''.
RIFORMA PENSIONI, PRESSING DEL M5S
Intanto però circolano già diverse idee. "Il 31 dicembre scade Quota 100 e non vorremmo ritrovarci di fronte a un ritorno secco alla legge Fornero. Per questo motivo e' necessario giungere quanto prima a una riforma organica delle Pensioni", dice per esempio Davide Crippa, capogruppo del M5s alla Camera. "Garantire una maggiore flessibilita' in uscita per i lavoratori e istituire una pensione di garanzia per i giovani, che presentano carriere discontinue, sono obiettivi imprescindibili. Allo stesso tempo va estesa la platea dei lavoratori impegnati in attivita' gravose e usuranti. Interventi tampone non sono la soluzione".
PENSIONI RIFORMA, APE SOCIALE PROROGATA AL 2026?
Secondo quanto scrive il Messaggero, "la prima proposta è quella di consolidare l'Ape sociale, cioè l'indennità pagata dall'Inps mensilmente per 12 mesi a cui si può accedere all'età di 63 anni, e avendo maturato 30 o 36 anni di contributi a seconda delle categorie. Possono accedere i disoccupati che hanno esaurito gli altri sussidi, oppure lavoratori invalidi o che assistono parenti disabili o ancora appartenenti a 15 particolari categorie: dagli operai dell'edilizia agli infermieri agli addetti alle pulizie. Oggi l'Ape sociale viene rinnovata ogni anno. La prossima scadenza è dicembre. La proposta è di allungarne la durate almeno fino al 2026. Le 15 categorie di lavori gravosi che danno diritto a chiedere l'Ape sociale saranno confermate. E saranno affiancate da nuove categorie", conclude il Messaggero.