Economia

Pensioni, rilancio su Quota 41 per tutti dopo Quota 100. Riforma news

Pensioni Quota 100, Quota 41, Ape Sociale allargato, Quota 98: news sulla riforma della previdenza

L'addio a quota 100 pensioni rilancia il dibattito sulla riforma. Per la Cigl serve flessibilità in uscita a 62 anni o quota 41 (ossia la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica). Roberto Ghiselli ha chiesto "un intervento normativo organico e non semplici interventi sperimentali o su singoli aspetti parziali, perché il sistema ha bisogno di certezze e le misure introdotte in questi anni hanno invece avuto prevalentemente il carattere della provvisorietà". La Cisl chiede che l'Ape sociale sia strutturale e con più risorse. Vediamo le ultime news.

Pensioni, flessibilità in uscita a 62 anni o quota 41 per la Cgil

La Cigl ha le idee chiare sul post quota 100 e la riforma del sistema previdenzale. Sulle pensioni "diciamo subito che auspichiamo che il lavoro avviato porti a un intervento normativo organico e non a semplici interventi sperimentali o su singoli aspetti parziali, perche' il sistema ha bisogno di certezze e le misure introdotte in questi anni hanno invece avuto prevalentemente il carattere della provvisorieta'". Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, nel corso dell'audizione nella commissione Lavoro della Camera sul requisito di accesso al sistema pensionistico. "La flessibilita' in uscita, intesa come la possibilita' di scegliere liberamente quando andare in pensione all'interno di un range di condizioni definite, sul modello della Riforma Dini, e' piu' che mai attuale ed estensibile a tutta la popolazione, superando quindi i limiti dell'attuale uscita flessibile nel sistema contributivo, previsto dalla riforma Fornero con 64 anni di età, 20 anni di contributi e una pensione superiore a 2,8 volte l'assegno sociale", aggiunge spiegando che "l'introduzione di un sistema di flessibilita' in uscita per la pensione, che noi proponiamo a partire dai 62 anni, o con 41 anni di contributi a prescindere dall'eta', di per se' non contrasterebbe con l'obiettivo di un innalzamento tendenziale dell'eta' media di pensionamento, e quindi con la stabilita' prospettica del sistema a fronte delle trasformazioni demografiche in corso e quelle previste".

Pensioni, 'Ape sociale? Strutturale e con piu' risorse' per la Cisl

L'Ape sociale "e' uno strumento che dovrebbe essere rafforzato e reso strutturale, quindi condividiamo l'ipotesi", contenuta in un disegno di legge di iniziativa parlamentare, di "aumentarne l'importo". Lo ha spiegato il segretario confederale Cisl della Cisl Ignazio Ganga, in Commissione Lavoro alla Camera sul tema Pensioni. "L'efficacia di questo strumento" di anticipo dell'andata in quiescenza, "pero', e' fortemente condizionata al superamento di quelle criticita' che ne hanno caratterizzato l'operativita', soprattutto per effetto dei vincoli posti dall'elencazione dei codici Istat dei lavori gravosi".