Economia
Pensioni, solo il 20% degli italiani avrà trattamento adeguato: indagine choc
Per la Corte dei Conti solo dipendenti delle Forze armate e della sanità possono dormire sonni tranquilli
Nel rapporto della Corte dei Conti si afferma che "il campione esaminato mostra situazioni molto diverse, con alcune figure che presentano posizioni molto sicure (soprattutto nel settore delle Forze armate e della sanità) e altre, come i lavoratori autonomi parasubordinati o i coltivatori diretti, particolarmente fragili". Per i militari e i dipendenti nel settore delle Forze armate, il montante contributivo "in essere" (calcolato sulla base dell'anzianità contributiva maturata alla fine del 2020) raggiunge un valore mediano di circa 235.000 euro, mentre per i dipendenti nel settore sanitario supera i 178.000 euro. In entrambi i casi, si tratta di montanti contributivi considerevoli, anche perché sono accomunati da retribuzioni medie molto più alte rispetto alle altre tipologie di lavoratori.
"Per tutte le altre tipologie di lavoratori prese in considerazione, la consistenza dei montanti contributivi appare relativamente modesta: in 6 casi su 11 non supera i 100.000 euro", afferma la Corte dei Conti nel rapporto. I montanti contributivi più bassi si trovano nel settore dei lavoratori autonomi, a cominciare dai lavoratori parasubordinati e dai coltivatori diretti. Tuttavia, tra i quarantenni che a fine 2020 risultano con una potenziale copertura pensionistica particolarmente bassa, secondo il campione analizzato dalla Corte dei Conti, ci sono i lavoratori in mobilità/disoccupazione, i commercianti, i lavoratori del settore scolastico e gli artigiani. I lavoratori statali e le lavoratrici del settore privato sono stimati avere un montante contributivo appena sopra i 100.000 euro. Nel caso dei dipendenti del settore privato, il montante contributivo calcolato nel valore mediano è di poco più di 137.000 euro.