Economia
Pil, l'Italia cresce più della media Ue: nel 2022 inflazione su del 2,1%

La Commissione alza le stime di crescita dell'Italia: per il 2021 Pil su del 6,2%. L'inflazione passerà dall'1,8% al 2,1%. Stabile il tasso di disoccupazione
"Le prospettive sono positive ma ci sono anche tante incertezze", ha affermato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa sulle previsioni economiche d'autunno. "In un quadro positivo di ripresa ci sono 3 principali minacce: un marcato aumento dei casi di Covid, più forte nelle zone in cui il tasso di vaccinazione è relativamente basso; l'aumento dell'inflazione, dovuto in larga misura all'impennata dei prezzi dell'energia; le interruzioni nella catena di approvvigionamento, che pesano su numerosi settori".
L'ex premier invita dunque a "rimanere vigili e agire secondo necessità per garantire che queste turbolenze non ostacolino la ripresa" nei singoli Stati membri. Infine, secondo Gentiloni, "solo un marziano potrebbe dire che i rischi politici non ci sono" ma "e' impossibile includerli nelle previsioni economiche" europee per i singoli Stati membri, ha concluso Gentiloni.
Pil Eurozona in aumento del 5% dopo il -6,4% del 2020
Allargando lo sguardo al contesto europeo globale, la Commissione europea stima che nel 2021 la crescita del Pil nell'area euro aumenterà al 5% dopo -6,4% nel 2020. In primavera stimava 4,3%, in estate +4,8%. Nel 2022 4,3% (in estate stimava 4,5%, in primavera 4,4%). Il tasso di inflazione e' previsto restare stabile rispetto al 2020, 2,4%, in calo nel 2022 a 2,2% e in ulteriore forte calo nel 2023 a 1,4%
Inflazione Italia, nel 2021 in rialzo dell'1,8%, nel 2022 a +2,1%: pesano i prezzi dell'energia
Sull'inflazione invece, la Commissione prevede che l'Italia raggiungerà un tasso dell'1,8% nel 2021, che si alzerà poi al 2,1% nel 2022, per poi calare all'1,6% nel 2023. Mentre nell'area dell'euro dovrebbe raggiungere il picco del 2,4% nel 2021, prima di scendere al 2,2% nel 2022 e all'1,4% nel 2023, poichè i prezzi dell'energia dovrebbero stabilizzarsi gradualmente. Per l'Europa, l'inflazione è prevista al 2,6% nel 2021, al 2,5% nel 2022 e all'1,6% nel 2023.
"Le pressioni globali temporanee sui prezzi portano il tasso di crescita dei prezzi ai massimi da dieci anni dopo diversi anni di bassa inflazione", ricorda la Commissione. L'inflazione annua nell'area dell'euro è passata da un negativo -0,3% nell'ultimo trimestre del 2020, al 2,8% nel terzo trimestre del 2021. La lettura di ottobre era del 4,1%, un tasso eguagliato solo una volta dalla pubblicazione dei dati sull'inflazione dell'area dell'euro iniziata nel 1997.
Questa forte ripresa dell'inflazione è "principalmente guidata dall'impennata dei prezzi dell'energia (ne abbiamo parlato qui), ma sembra anche legata a un'ampia serie di aggiustamenti economici post-pandemia, suggerendo che gli attuali livelli elevati sono in gran parte transitori".
(Seguono le dichiarazioni di Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commisione...)