Economia

Poste Italiane: utile netto di € 546 Mio nonostante il Covid-19

Poste Italiane, i risultati finanziari del secondo trimestre  2020

Del Fante, Poste Italiane: "Poste Italiane ha assicurato un servizio ininterrotto in questi mesi difficili dimostrando estrema resilienza. Sono fiducioso nella nostra capacità di guidare il cambiamento e creare valore per tutti i nostri stakeholder"

Poste Italiane si muove in rialzo a piazza Affari dopo la pubblicazione di conti oltre le attese del mercato. Poste in dettaglio ha chiuso il 1° semestre dell'anno con un utile netto di 546 milioni di euro (-28,5% a/a) nonostante la crisi generata dal Covid-19 mentre nel 2° trimestre ha realizzato un utile netto pari a 239 milioni (-26,2%a/a).I ricavi impattati dal lockdown nel primo semestre sono stati pari a 5,1 miliardi (-7,9% rispetto al primo semestre del 2019) e la strategia didividendo e' confermata, in vista dell'aggiornamento del piano previsto nel quarto trimestre. Positivi i giudizi degli analisti.

I ricavi del secondo trimestre 2020 sono pari a € 2,3 miliardi, -13,1% a/a (-7,9% rispetto al primo semestre 2019, € 5,1 miliardi nel primo semestre 2020), impattati dal lockdown con le attività commerciali che acquistano slancio a giugno: ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione pari a € 701 milioni nel secondo trimestre 2020, -19,9% a/a (-16,1% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 1,5 miliardi nel primo semestre 2020), con un forte calo della corrispondenza mitigato dall’aumento dei volumi dei pacchi b2c; ricavi da pagamenti e mobile pari a € 172 milioni nel secondo trimestre 2020, +3,5% a/a (+10,3% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 338 milioni nel primo semestre 2020), evidenziano l'importanza acquisita dal canale digitale e la fedeltà della base clienti ai servizi telco; ricavi dei servizi finanziari pari a € 1,1 miliardi nel secondo trimestre 2020, -9,2% a/a (-4,9% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 2,5 miliardi nel primo semestre 2020), con la distribuzione del risparmio postale centrale per il recupero a partire da giugno; ricavi dei servizi assicurativi pari a € 384 milioni, -16,2% a/a (-7,2% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 739 milioni nel primo semestre 2020), con un’efficace riduzione dell'esposizione alla volatilità di mercato grazie a prodotti multiclass costi in calo a € 2,0 miliardi nel secondo trimestre 2020, -9,6% a/a (-2,8% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 4,3 miliardi nel primo semestre 2020), grazie alle efficienze strutturali già visibili nel secondo trimestre risultato operativo (ebit) del secondo trimestre 2020 pari a € 325 milioni, -29,9% a/a (-29,2% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 766 milioni nel primo semestre 2020), con il 60% dei minori ricavi assorbito dalla riduzione dei costi utile netto del secondo trimestre 2020 pari a € 239 milioni, -26,2% a/a (-28,5% rispetto al primo semestre 2019, pari a € 546 milioni nel primo semestre 2020) confermata la fiducia dei clienti e la preferenza per prodotti liquidi, con una solida raccolta netta retail di € 8,9 miliardi nel primo semestre 2020. Le attività finanziarie totali (tfa) in crescita a € 548 miliardi a giugno.

Poste Italiane: i principali dati finanziari di Gruppo per il primo semestre 2020  

Ricavi impattati dal lockdown: nel secondo trimestre 2020 pari a 2,3 miliardi (-13,1% A/A) e nel primo semestre pari a € 5,1 miliardi (-7,9% rispetto al primo semestre del 2019).

Costi operativi totali mostrano evidenti segni di riduzione nel secondo trimestre del 2020: € 2,0 miliardi (-9,6% rispetto al secondo trimestre del 2019): costo del personale pari a € 1,2 miliardi (-12,0% rispetto al secondo trimestre del 2019) grazie a minori FTE e costi legati alla performance; Costi per beni e servizi (CBS) pari a € 580 milioni (+5,2% rispetto al secondo trimestre del 2019): aumento trimestrale relativo a costi one-off per far fronte all'emergenza, mentre i maggiori costi variabili relativi alla crescita dei volumi dei pacchi, dei servizi telco e dei pagamenti sono compensati da efficaci iniziative di riduzione dei costi; Ammortamenti e svalutazioni (D&A) ridotti di € 57 milioni a € 136 milioni (-29,5% rispetto al secondo trimestre del 2019), a seguito della rivisitazione dei criteri di stima della vita utile residua e del valore residuo di alcuni asset immobiliari del Gruppo in conformità ai principi contabili. Costi totali pari a € 4,3 miliardi nel primo semestre 2020 (-2,8% rispetto al primo semestre 2019).

Risultato operativo (EBIT): € 325 milioni nel secondo trimestre 2020 (-29,9% rispetto al secondo trimestre 2019) con minori costi che assorbono il 60% dell’impatto derivato da minori ricavi. EBIT nel primo semestre 2020 a € 766 milioni (-29,2% rispetto al primo semestre del 2019).

Attività Finanziarie Totali (TFA) pari a € 548 miliardi (+€ 12,2 miliardi rispetto a dicembre 2019), con una solida raccolta netta retail pari a € 8,9 miliardi, in tutta la gamma di prodotti, in uno scenario di mercato volatile.

Solida posizione patrimoniale: CET1 ratio di BancoPosta pari al 17,6% e Solvency II ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita pari a 216%, al di sopra delle ambizioni manageriali del 200% lungo l’arco di piano.

Viene in oltre ampiamente riconosciuto il ruolo sociale di Poste Italiane. In particolare con il Premio Best in Media Communication (BIC) nella sezione Responsabilità sociale d'impresa per l’ottima comunicazione e l’impatto sui media, con una menzione particolare alle attività svolte durante il periodo di picco del lockdown da Covid-19.

Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, ha commentato: “Il primo semestre dell'anno è stato un momento decisivo nella storia del Paese e dell'azienda. I benefici della diversificazione del business e della resilienza operativa sono stati confermati in un contesto sfidante. Poste Italiane ha assicurato un servizio ininterrotto, supportando al contempo tutti gli stakeholder. L’ampia collaborazione con le istituzioni nazionali continua, con il nostro know-how operativo a supporto delle attività logistiche della Protezione Civile. I ricavi sono stati penalizzati dal forte calo della corrispondenza, mitigato dal record di pacchi B2C consegnati, anche grazie al Joint Delivery Model pienamente completato e al nostro centro di smistamento automatizzato all'avanguardia di Bologna. I nostri canali di distribuzione, digitali e reti terze, hanno efficacemente integrato la rete fisica dei nostri uffici postali, sia durante la fase di lockdown che nella fase successiva. Stiamo assistendo ad una ripresa sempre più consistente dei ricavi, siamo riusciti a preservare un bilancio solido e, come previsto, abbiamo pagato il dividendo 2019. Manteniamo, inoltre, invariata la nostra strategia di dividendo in vista dell'aggiornamento di Deliver 2022 previsto nel quarto trimestre. Stiamo valutando ed implementando importanti iniziative di riduzione dei costi con l'obiettivo di preservare la redditività di lungo termine, con il secondo trimestre che già beneficia di alcune di queste azioni. I trend strategici di lungo termine, al centro del nostro piano Deliver 2022, sono stati confermati. Grazie al piano di trasformazione in corso siamo in grado di cogliere nuove opportunità di mercato. Sono fiducioso nella nostra capacità di guidare il cambiamento e creare valore per tutti i nostri stakeholder. Il duro lavoro quotidiano delle nostre persone e la resilienza che hanno dimostrato, stanno contribuendo materialmente alla graduale ripresa commerciale che prevediamo continuerà nella seconda metà dell'anno."