Economia

Recovery, esborsi dalla metà di luglio. Mancano all'appello ancora tre piani

Recovery, approvazione dei piani nella giornata di martedì e poi l'arrivo dei primi esborsi dalla seconda metà di luglio: l'Italia attende 25 miliardi

Recovery, primi esborsi dalla seconda metà di luglio dopo l'ok del Consiglio di Economia e Finanza europeo: l'Italia attende un pre finanziamento di 25 miliardi 

Dalla seconda metà di luglio i paesi dell'Unione europea, i cui piani di ripresa e resilienza verranno approvati nella giornata di martedì dal Consiglio di Economia e Finanza Ue, potrebbero già ricevere i primi esborsi, ovvero i pre finanziamenti, secondo quanto indicato dalla portavoce responsabile dell'economia. Ad attendere la prima fetta di finanziamento dal valore di 25 miliardi c'è anche l'Italia. 

Ma se da una parte "sedici piani nazionali di ripresa e resilienza sono stati approvati finora dalla Commissione europea e ora sotto esame da parte del Consiglio. Speriamo che alla riunione della prossima settimana verranno approvati diversi Pnrr presentati al Consiglio"- ha sottolineato la portavoce della Commissione europea- "ci sono altri piani che sono in fase di valutazione da parte della Commissione e tre Stati devono ancora consegnare i loro piani: sono Malta, la Bulgaria e l'Olanda", aggiungendo che "cinque Paesi ci hanno chiesto di estendere il periodo di valutazione, che per la Commissione è di due mesi, per avere più tempo. Si tratta di Polonia, Estonia, Romania, Svezia e Finlandia. Stiamo continuando a valutare il piano dell'Ungheria sulla base degli 11 criteri dell'Rrf". 

E sull'Ungheria, il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, durante la conferenza stampa quotidiana, ha dichiarato: "Posso confermare che la presidente, Ursula von der Leyen, non sarà a Budapest lunedì per consegnare al premier ungherese, Viktor Orban, la valutazione del Collegio dei commissari del Piano nazionale di ripresa e resilienza". Il piano, presentato alla Commissione il 12 maggio, dovrebbe infatti ricevere una valutazione entro lunedì prossimo, per poi passare all’esame del Consiglio Ue necessario per l’erogazione dei fondi. Tuttavia, “il regolamento non include indicazioni sulla mancata valutazione dei piani nei tempi stabiliti", ha spiegato Marta Wieczorek, portavoce per gli affari economici. “Per il momento - ha aggiunto - preferiamo non fare previsioni”.