Economia
Retail Summit 2018, sfide per commercio del futuro:digital, travel, engagement
Oggi a Stresa il Retail Summit 2018. Tema le 3 sfide che devono affrontare i player del commercio moderno, introdotte da Confimprese e EY insieme a Food
Retail Summit 2018, le sfide per il commercio del futuro: digital, travel, engagement. Risultati Osservatorio Confimprese
L'edizione 2018 dell'annuale Retail Summit si è tenuto oggi a Stresa, in una giornata dedicata alle tre sfide che devono affrontare i player del commercio moderno: Digital, Travel, Engagement. L'evento - organizzato da Confimprese, EY e Food - si è focalizzato sul digitale, se può essere una leva di sviluppo per nuovi modelli di business, sugli strumenti più efficaci per conquistare un cliente sempre più esigente e in che modo è possibile coinvolgere il consumatore. I lavori sono stati introdotti da Mario Resca, presidente di Confimprese, che presentato la situazione attuale del retail italiano rifacendosi all’Osservatorio Confimprese sul 2° semestre del 2018.
"Il franchising non è stato influenzato dalle recenti difficoltà politico-economiche sperimentate a livello generale e lo è stato meno rispetto all'economia nel suo complesso" spiega Mario Resca. "I retailer continuano a spingere su nuove aperture che aumentano il livello occupazionale, sfruttando l’onda positiva del food che sempre più si declina nello street food anche da strada. Le stime del nostro Osservatorio prevedono una crescita del 2,5% del giro d’affari che dovrebbe raggiungere i 152 miliardi a perimetro costante. Il campanello d’allarme è, piuttosto, per l’aumento dell’Iva che pesa sugli investimenti del comparto retail: comporterebbe un crollo dei consumi e un drastico calo dell’indice di fiducia degli italiani". Il presidente di Confimprese ha poi aggiunto: "Ci preoccupa molto quello che è stato annunciato dal nuovo governo, ovvero la chiusura obbligatoria, per quanto riguarda il commercio, di almeno 12 festività all'anno: riteniamo che si totalmente anacronistico, perchè sacrifica ore di lavoro che non vengono evidentemente usate, non consente ai consumatori - soprattutto ai tursti che vengono in Italia - di trovare servizi e di comprare merce e quindi anche tutta la filiera di produzione ne soffrirà. Speriamo che queste dichiarazioni del governo siano solo dichiarazioni e che non vengano applicate. Tutte le piattaforme di vendita online lavorano sette giorni su sette - ventiquattro ore su ventiquattro, quindi ritenere che il mondo e l'Italia vadano indietro è totalmente fuori luogo".
Retail Summit 2018, le sfide per il commercio del futuro: digital, travel, engagement. La ricerca EY “Trend del settore, sfide e prospettive future 2019”
EY ha presentato la propria ricerca su trend di settore, sfide e prospettive future per il 2019, mostrando le evidenze emerse. Dalle rilevazioni EY emerge che le potenzialità dell’omni-canale sono chiare ai retailer ma
non ancora sfruttate appieno e spesso sono fonte di preoccupazione, considerando che il 40% degli intervistati fatica a mantenere coerenza di posizionamento di brand sui diversi canali, in particolare quelli digitali. Se l’esigenza di omnicanalità è ritenuta fondamentale, i retailer non riescono ancora a declinarla nella realtà. Il 33% ritiene il canale fisico lo strumento abilitante la transazione digitale, il 29% considera il digitale come un punto di partenza di una esperienza che però si conclude in negozio, il 29% pensa che il digitale sia un supporto al canale fisico.
"Quasi il 90% del panel interpellato – afferma Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing partner dell’area mediterranea – pensa che la sfida del retail nei prossimi 3 anni sia l’integrazione dei canali, mentre il 69% ritiene necessario rivisitare il proprio modello di business per rispondere alle nuove esigenze del consumatore. In particolare, i millennial rappresentano la più grande opportunità per il retail: sono il bacino di clienti e potenziali più vasto ma anche la più grande sfida, poiché i loro concetti di fedeltà al brand e di linearità di comportamenti di acquisto sono radicalmente diversi da quelli delle generazioni che li hanno preceduti. Si tratta di una trasformazione più ampia che ha un impatto anche sul mercato del lavoro, con la richiesta di nuove competenze adeguate a gestire i cambiamenti in atto”.
Tre, quindi, sono le principali sfide dei retailer per i prossimi tre anni: l’integrazione dei canali per focalizzarsi sul concetto “centralità del cliente” con un progressivo sfruttamento del CRM e degli strumenti digitali a supporto (quasi 90%); rivisitare il proprio modello di business in chiave evolutiva riflettendolo concretamente nella strategia (69%) e ottimizzare le “performance operative” al fine di riequilibrare la marginalità (64%).
Retail Summit 2018, le sfide per il commercio del futuro: digital, travel, engagement. Tante le aziende che hanno preso parte all'evento
Tante le aziende che hanno partecipato al Retail Summit di oggi, a Stresa. Tra queste Enel X, rappresentata dal proprio amministratore delegato Francesco Venturini.
"Oggi avevamo due possibilità: far vedere cosa stiamo facendo per il cliente residenziale o per il cliente commerciale - industriale" ha commentato l'ad di Enel X. "Vista la platea presente all'evento, abbiamo deciso di concentrarci sulla seconda tipologia di clientela, per cui facciamo due cose. La prima è fornire il concetto di energia come servizio, seguendo il cliente in tutto il processo di decarbonizzazione e risparmio dei costi energetici. Inoltre, diamo accesso ai nostri clienti al cosiddetto mercato della domanda: nel mercato dell'energia, infatti, c'è sia un mercato dell'offerta - dove ci sono le grandi aziende che forniscono energia - sia uno della domanda - che servirà sempre di più in futuro e in cui i clienti compensati rinunciano a consumare energia in determinati periodi della giornata. Generalmente si tratta di poche ore durante l'anno, ma danno disponibilità di staccare un carico e per questo vengono compensate dall'intero sistema".
Presente al summit anche Facebook, partecipe nell'ambito del digital. Luca Colombo, country director Facebook Italia, ha commentato il ruolo della piattaforma per aiutare le imprese a raggiungere il cliente finale: "Oggi Facebook raggiunge 31 milioni di consumatori in Italia, ovvero il 50% della popolazione. Questo significa che tante aziende hanno l'opportunità di entrare in contatto con i clienti nuovi e quelli già noti. Rappresenta quindi un canale aperto verso un mondo piuttosto ampio. Ci sono tanti strumenti che Facebook oggi offre alle aziende: per lanciare un prodotto - farlo conoscere o farne crescere la notorietà, per guidare le vendite online e offline - o per far entrare il cliente in un punto fisico di vendita. Gli strumenti sono tantissimi, bisogna però avere chiari gli obiettivi e usare sempre una misurazione. Questo non solo sul mondo online o offline, ma su entrambi".
Roberto Zanoni, direttore generale di NaturaSì e presidente di Assobio, ha spiegato cosa significa engagement per la propria azienda: "Per noi engagement vuol dire essere dalla parte del consumatore, metterlo al centro e avere gli strumenti per dargli il servizio ideale. Lo facciamo con uno spirito legato alla nostra storia, alla nostra tradizione e ai nostri valori, offrendo una gamma di prodotti dove la filiera è importantissima: il 98% dei nostri prodotti ortofrutticoli è infatti di filiera, abbiamo 30 persone che lavorano nel controllo qualità e nell'assicurazione della qualità. Quindi si deve ingaggiare il cliente cercando di trasmettere questi valori e creando con lui una comunità, infatti la nostra card si chiama 'community card': vogliamo coinvolgere il consumatore e portare avanti insieme a lui il futuro dell'economia, un'economia diversa e un consumo diverso".
Valentina Scotti, amministratore delegato Riso Scotti Danubio: "Soriso, progetto di Riso Scotti, è un format benessere a 360 gradi con offerta bistrot e offerta market. Oggi si lavora viaggiando, quindi la nostra proposta di healthy food è sicuramente in linea con i tren alimentari: oggi si vuole viaggiare ma anche si vuole anche mangiare bene e sano. Quindi il nostro concetto è in linea con questo trend e con il trend del futuro".