Economia

Revolut, l'app vale 33 miliardi come UniCredit, BancoBpm, Bper e Mps

di Marco Scotti

L'applicazione finanziaria con oltre 16 milioni di clienti in tutto il mondo ha annunciato un round di finanziamento da 800 milioni. Investono Softbank e Tiger

Il secondo motivo per cui le valutazioni stanno schizzando è rappresentato dal fatto che la banca tradizionale, in questo momento, fa fatica a marginalizzare sui prodotti un tempo più fruttuosi. L’unica categoria che continua a crescere è quella delle fabbriche prodotto, dell’asset management e via dicendo. Non è un caso che la prima mossa di Andrea Orcel in UniCredit sia stata proprio quella di puntare su una riorganizzazione dell’offerta di Piazza Gae Aulenti.

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L'amministratore delegato di Banco Bpm Giuseppe Castagna

Piccola nota di colore: proprio UniCredit mentre scriviamo ha una valutazione di mercato intorno ai 21 miliardi di euro, Banco Bpm inferiore ai 4, Bper di 2,4, Mps di 1,1. Se si esclude Intesa Sanpaolo, che di miliardi ne vale 42 (comunque meno di Klarna) i quattro istituti di credito italiani che occupano le posizioni dalla 2 alla 5 per complessivi 6.845 sportelli non valgono quanto Revolut.

Il terzo, grande problema che attanaglia le banche tradizionali è che con il costo del denaro così basso, con i tassi inchiodati a un misero decimale, diventa difficile remunerare gli asset attraverso i mutui e gli altri prodotti tradizionali. Anzi, buona parte delle attività avvengono a sconto rispetto al patrimonio che detengono o agli impieghi che hanno in essere.

(Segue: i grandi problemi delle banche tradizionali)